9 ottobre 2018

Però il profumo della carta, vuoi mettere?


Senza scomodare Giambattista Vico, che comunque cito nel presuntuoso tentativo di sfoggiare uno sprazzo di cultura, non è difficile immaginare che certi discorsi, quelli che si fanno quando si è di fronte al grande dilemma se acquistare un ebook reader oppure no, siano già stati fatti in passato.

Qualche secolo fa:
- Ehi, cara, ti ho comprato una nuova bibbia. Di carta!
- Oddio, ma ci sta tutta lì dentro? È così piccola...
- È il progresso, puoi buttare i sette tomi di pergamena.
- Eh, però, vuoi mettere quel sano odor di pecora... eh no, questa carta non mi convince mica.

Qualche millennio fa:
- Ecco qua, può firmare l'atto di compravendita qui.
- Ma cos'è quella roba? E poi sta scritto tutto lì? L'altra volta ci sono volute diciotto tavolette d'argilla.
- È il progresso, l'argilla è morta, dia retta a un bischero.
- Eh, però, vuoi mettere quel sano odor di terra... eh no, questa pergamena non mi convince mica.

7 settembre 2018

L'odore del caffè


Gli piaceva l’odore del caffè.
Il gusto no, non più, la gastrite e la mancanza delle chiacchiere di contorno ne avevano da tempo demolito il fascino.
Cè da dire che da quando era morta Anna aveva perso il gusto per parecchie sfaccettature della vita, alimenatari o meno.
Un po' tutto si era sgonfiato, come un pallone calciato sul filo spinato: le sue aspettative residuali le vicende incatenate nel quotidiano, tutto era soffiato via in un sibilo senza ritorno.
Anche il ribollire delle esistenze spiate giù dalla finestra, la frenesia delle mamme, dei bimbi a scuola e dei babbi incravattati, l'intreccio confuso delle storie che balenavano per andare a snodarsi dentro a un altro meraviglioso e imprevedibile giorno, anche quello, adesso, gli rimaneva indifferente. Più facilmente gli suggeriva una punta di odio.
Ma l’odore del caffè, quello, gli piaceva sempre.

2 marzo 2018

Una luce accesa è un rubinetto aperto

È una lotta dura quella per non lasciare luci accese nelle stanze deserte, una lotta che ci tramandiamo di generazione in generazione.
Lo sento ancora il mi' babbo che bociava: spengi la luce!
Ed è un po' una battaglia persa con i figli che non hanno un diretto interesse sull'importo della bolletta, a volte pure con qualche adulto che magari minimizza a sproposito.
Allora ho trovato questo stratagemma che pare funzionare, ho detto ai miei che lasciare una luce accesa è un po' come lasciare una cannella aperta.
Lasceresti l'acqua aperta uscendo dal bagno?
NO, è la risposta.
Allora quando troverete l'ennesima luce accesa in bagno o nel corridoio deserti, chiamateli e dite loro che hanno lasciato il rubinetto aperto. Vedrete, funzionerà.
Oppure vi allagheranno la casa.

1 febbraio 2018

L'uomo che spingeva la bici e la Fransuà

(Viaggiando in bicicletta - Egidio Guarino - particolare)
Nessuno l'aveva mai visto salire sulla bici e nessuno l'aveva mai visto senza bici.
La spingeva, ci camminava a fianco tirandosi mille volte al giorno il pedale nel polpaccio.
La sua casa stava tutta lì, nel cestino davanti della bici, nelle due sacche laterali verde acqua attaccate alla ruota dietro e in un borsone rosso tenuto su a tracolla, di quelli che anni fa regalava la coop coi punti.
Nel cestino davanti della bicicletta ci stavano le proprietà effimere, oggetti raccolti da terra nel caso potessero tornare utili, riviste pescate qua e là più qualche attrezzo tipo un pappagallo e una pompa.
Le sacche dietro sapevano più di guardaroba e di toeletta anche se era solo un'impressione o un vago presupporre di chi osservava.
C'è da dire che non si facevano le corse per guardarlo, in un certo senso lo si spiava un po' di nascosto perché non c'era troppo di bello da vedere e perché ti faceva pure sentire in colpa, lui barba incolta e capelli unti, pancia gonfia e calzoni strappati non dalla moda ma dalla miseria.
Lei, la vecchia signora di origine francese, la Fransuà, faceva il giro dell'isolato per tenere vive le sue gambone dolenti e inteccherite così capitava che lo incrociasse,  non di rado, appoggiato al muretto dietro la fermata dell'autobus, alle prese con un'arancia, un mozzicone di sigaretta o con il capo cercando dentro il borsone non si sa cosa.
Si fermava la Fransuà, sempre vestita di tutto punto, braccia incrociate dietro la schiena, lei sì che lo squadrava, avresti detto per disprezzo o incapacità di comprendere la situazione.
Poi lei continuava il giro. Poi lui non è che aspettasse l'autobus davvero, ripartiva spingendo la due ruote e tutto il resto.
Un giorno la Fransuà fece due giri, e anche al secondo giro lui stava lì, a capo chino a guardarsi le scarpe.
- Le va una tazza di tè?
Lui non alzò la testa, diede solo una scrollata alle spalle.
Ma quando la Fransuà tornò con un vassoietto, il tè e un piattino con i biscotti, lui si era avviato e lei lo vide già in fondo alla strada.
- Signore, signore... il suo tè - gli urlò dietro la Fransuà.

30 gennaio 2018

Due cose da tenere a mente

La prima: quando vi capita di dover esporre un concetto per punti, oppure di dover rispondere ad una domanda con un elenco di motivi o argomentazioni, evitate nella maniera più assoluta di esplicitare in premessa il numero dei concetti che andrete ad esporre.
(tipo: Fondamentalmente sono tre i motivi per cui ti amo, cara... Le cose di cui non posso fare a meno nella vita sono cinque...)
Perché poi, fatalmente, va a finire che quando sbobinate il discorso alcuni punti si fonderanno perché simili, altri perderanno importanza e deciderete di tagliarli e altri ancora sbucheranno dal nulla senza che li abbiate mai considerati prima e reclameranno un posto in elenco.
E il numero dichiarato in partenza, se non per delle fortuite combinazioni algebrico-astronomiche, non tornerà MAI.
E farete una figuretta di quelle.

24 gennaio 2018

Bulli e dannati

Bullizzato da i' Bulli!
Se vi chiedevate chi avesse dato il nome al fenomeno è perché non eravate con me quella quarantina e spicci di anni fa quando il Bulli, prima mi costrinse dietro una macchina, e poi mi sorbottò di calci e pugni.
Finì che caddi di faccia sull'asfalto e sanguinai pure.
La mi' mamma non fece discorsi... chi è stato? Ah, quello? Lascia fare, son strani.
E fine lì, io mi tenni dolori e croste. Nessuno teneva incontri sul bullismo all'epoca e nessuno aveva tempo per approfondire certe bischerate.
Comunque poi, quando la racconto, così com'è andata, la gente ride, per via del Bulli bullo, e ride e ride.
Non sono forse queste risate esse stesse bullismo?

23 gennaio 2018

La brum del Papa ha un psss nella mmm


Non lo so, mi ha fatto un po' sorridere, intendo il fatto che il Papa abbia bucato.
In altri tempi non sarebbe successo, per definizione.
Il Vaticano si sta rammollendo.
Poteva pure succedere che la brum del Papa forasse, certo, ma quant'è vero iddio non l'avremmo saputo mai.
È un segno di debolezza, suvvia, per tutta la baracca.
Dove stanno i santinquisitori spagnoli, e i censori del terzo millennio? Non ce l'avranno una carta dogma da buttare lì, assieme a santissimetrinità a generatinoncreati e a resurrezioni dai morti?
Io credo a tutto, ci mancherebbe, basta che poi non mi fai vedere che il Papa buca una gomma, ecco.

11 gennaio 2018

Il morbo di quel tedesco là


Negli interstizi dei miei deliri, quando guardo mia mamma, mi capita di pensare a cosa possa aver scatenato il morbo.
Certo, l'Alzheimeir vien così, se te lo becchi te lo tieni, fine.
Epperò chissà magari ci potrebbe essere una relazione con un comportamento tenuto in vita che ne agevola l'insorgere.
E allora penso alle cose di cui mia mamma può avere abusato che, essenzialmente, sono due: i fritti e la chiesa.
Con questo non voglio dire nulla eh... né sfidare i guru della medicina e della ricerca.
Voglio solo dire fritti e chiesachiesa e fritti, poi fate voi.
Ci sta che uno due faccia male, forse anche tutti e due.

p.s. questo post non costituisce materiale medico ufficiale, in caso di sintomi persistenti consultare un medico, sempre che vi ricordiate.

8 gennaio 2018

Il Potere del Cane


Se sei in astinenza da Narcos non ti resta che buttarti su Don Winslow e su questo potente e sanguinoso romanzo (trad. G. Costigliola - 4,1 carver).
Ora un periodo di disintossicazione, poi magari attaccherò Il Cartello.

E forse questa è la cosa migliore che possiamo fare in questo mondo, pensa tra sé mentre si alza e ricomincia a innaffiare i fiori - curare il giardino e continuare a sperare che esista un Dio.

2 gennaio 2018

Obiettivi 2017 - consuntivo

(paella mista)


L'ho toppati di brutto, ma l'ultimo l'ho preso ;)

Ecco cosa mi prefiggevo e cosa ho combinato:
--------------

     1 - Beccare 0 (zero) multe
Col cavolo, ne ho prese 2 per eccesso di velocità (Padova e Provenza)

     2 -Dimagrire 3 (tre) chili
Col cavolissimo, mi sa che li ho messi su invece (dall'otto dieta!)

     3 -Vedere 5 (cinque) serie TV
Ci sto lavorando (Stranger Things - Games of Thrones - Suits - OJ Simpson - Narcos)
     
     4 - Uscire 12 (dodici) volte con gli amici
Bonaaa... forse due o tre

     5 - Pubblicare 15 (quindici) rebus
Qui direi che ci siamo

     6 - Leggere 20 (venti) libri
Qui no, ma vicino

     7 - Cucinare 30 (trenta) nuovi piatti
No, forse una decina, la paella mista quello di più soddisfazione

     8 -Accarezzare 44 (quarantaquattro) gatti o cani
Qui dovremmo esserci

     9 - Vedere 50 (cinquanta) film
A naso no, direi più verso la metà

     10 - Scrivere 55 (cinquantacinque) post sulla Linea
Quasi, ma no

     11 - Fare 69 (sessantanove) volte l'amore
Macché

     12 - Correre/camminare per 2000 (duemila) chilometri
No, ma non mi lamenterei, almeno la metà li ho fatti.

     13 - Arrivare al 2018 (duemiladiciotto) da vivo
Beccato in pieno.
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