Mariti, compagni, figli che siete chiamati dalle donne di
casa a dare una mano per ripiegare i lenzuoli – ve lo dico – non ce la potete
fare.
Quello che per un maschio è perfettamente indifferente – lo piego
di qua / lo piego di là – per la femmina è una questione di vita o di morte.
Tu metti la mano destra in alto e la sinistra in basso? E
non va bene, era il contrario.
La volta dopo, memore del fatto, inverti la mano ma non va
ancora bene, era il contrario del contrario.
E non provare a chiedere spiegazioni, probabile che Ella ti
rifili una pappardella sul diritto/rovescio, sul ricamo o più probabilmente la
smorfia del che te lo dico a ffa’ tanto poi non capisci.
Ma perché? Perché non c’è una regola. Anzi sì, ce n’è una e solo una: come fai sbagli, esatto.
E indurti in errore, sbatterti in faccia la tua incapacità in lenzuoleria la fa stare meglio. Ergo, lascia perdere.
E indurti in errore, sbatterti in faccia la tua incapacità in lenzuoleria la fa stare meglio. Ergo, lascia perdere.
E non fare lo spiritoso impuntandoti sul tuo senso di
piega come fosse imposto dal divino, magari scuotendo il lenzuolo bello che intrecciato e cercando di far
cambiare mani a lei, è un’ironia che ti si ritorcerebbe presto contro.
Abbozza! Non darle spago.
Devi solo allenarti a cambiare mano velocemente, solo
questo: TAC TAC, quella che era giù va su e viceversa, così la lascerai allibita e, suo malgrado, disarmata.
p.s. per estremo atto di misericordia taceremo sulle regole che dovrebbero determinare la piegatura dei lenzuoli con gli angoli.