La regola fondamentale del vocabolario consiste nell'usare la prima parola che vi viene in mente, se è adatta e efficace.
Il miglior verbo dichiarativo è "dire". Lui disse, lei disse, Bill disse, Monica disse.
Se volete diventare scrittori, dovete leggere e scrivere un sacco. Che io sappia, non ci sono alternative o scorciatoie.
All'autore serve un luogo tutto per sé. Finché non ne scoverete uno, vi sarà difficile prendere sul serio la vostra recente decisione di lavorare sodo.
E di che diavolo scriverete? Ecco la risposta: di che cazzo vi pare. Davvero, a patto che diciate la verità.
Un contesto abbastanza forte rende superflua qualunque discussione sulla trama.
A scuola tutti noi abbiamo incrociato degli sfigati; se delineassi alla perfezione i miei, in parte bloccherei il ricordo dei vostri, rischiando di inficiare il legame di mutua comprensione che ambisco a instaurare tra noi. La descrizione nasce nella fantasia dell'autore, ma poi dovrebbe germinare in quella del lettore.
Comunque non è l'ambientazione a farla da padrone, ma sempre e soltanto la storia.
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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...