16 novembre 2014
Interstellar Sì Interstellar No
Cinque più cinque considerazioni personali, essenzialmente spoiler free, sull'ultima opera cinematografica di Christopher Nolan.
C'è Matthew McQuelcheè, e in questo momento il ragazzo è in grado di reggere sulle sue sole spalle qualsiasi boiata (non che Interstellar lo sia);
Ha una fotografia poderosa sia sulla Terra che nello Spazio;
La parte parascientifica è sviluppata supercazzolisticamente bene. Se ti accontenti della superficie o anche di non comprendere proprio tutto, per volontà o per manifesta ignoranza, direi che il grado di soddisfazione supera la sufficienza;
L'Amore, ecco è forse la blabblata sull'amore, la stilla d'inchiostro che potrebbe rimanere tatuata sulla mia pelle di fruitore di cine;
Ci recitano attori - parlo di quelli non di primissimo piano, in particolare Jessica Chastain, la splendida crista di Zero Dark Thirty, e John Lithgow - in grado di fornire un'elevata illuminazione anche nel planetario che gira attorno al Sole Matthew.
La trama, lasciatemelo dire, è trita. Non pervenuto il germe dell'originalità. Dispiace perché su una tematica così spaziosa e da un progetto così ambizioso, ci si poteva aspettare qualcosa che lasciasse il segno, un'idea, un dialogo, una scena;
Si chiacchiera troppo, troppe spiegazioni, controspiegazioni e dialoghi creati ad arte per lo spettatore, ma che in un'ipotetica realtà reale non avrebbero avuto luogo o, almeno, non in termini così didascalici;
C'è Matt Damon che da DiCaprio ma bravo si è infilato giù per un warmhole involutivo che ci vorrà Tarantino per cavarlo fuori da lì (poi a me non piace manco la Hathaway, ma dev'essere un problema mio);
La commozione di certi passi del film io non l'ho percepita. C'è un gran dispendio di esplicitazioni sentimentali che restano intrappolate nella pellicola senza riuscire a penetrare lo spettatore. Ed è il contrario che sarebbe auspicabile;
Solo un capolavoro (non che Interstellar lo sia) dovrebbe potersi arrogare la licenza di durare 169 minuti.
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Di Caprio è bravo.
RispondiEliminapuoi dirlo forte, il corsivo su Damon si riferisce a svariati anni fa quando sembrava che avrebbe surclassato il buon Leo, e invece...
Eliminasul punto finale sono talmente d'accordo che mi sono autoimposto una regola: Non guardare mai film più lunghi di 130 minuti.
RispondiEliminaLo faccio solo in casi estremi, tipo se ho ricevuto più di 3 recensioni positive da persone affidabili.Quindi mai. Non conosco persone affidabili.
io lo misuro in pagine, tenendo come metro un segmento che va da "viaggio di capitan tempesta in paradiso" a "guerra e pace"...
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