In principio era il senso e il senso era presso Dio, o presso chi per lui.
Ma del sesto qual è il senso o quale quello del se sto? Il se sto ha un senso a sette e mezzo dove se di mano hai un tre no ma se hai un sei allora sì che ha senso il se sto. Specie se sei il banco il se sto ce l'ha il senso anche se sarebbe meglio un sette oppure un tette, lì c'è sempre un senso per stare. A me piaceva, ma giocavo come un cane perciò lo chiamavamo setter e mezzo e dovevi dire stor per la regola della simmetria dell'erre.
D'altra parte se sto non Vado via come cantava quel tipo da balera detto Drupi imperversando nelle sale disco degli anni '70 al motto di Balla co'i' Drupi.
Sempre meglio che ballare sui dirupi e rischiare di cadere in un burrone, burrone a cui s'ispirò Bernardo per la nota scena di Ultimo tangone a Parigi dove questi due fanno sesso a tutta randa, di poppa ma soprattutto di bolina.
Ma dei Bertolucci cineasti preferisco l'opera della sorella Bernarda, un vero e proprio cul-movie: Ultimo tanga a Parigi. In definitiva un cortometraggio in costume.
Di Bertolucci ricordo anche Paolo, noto doppista assieme a Panatta, Adriano, prima che la Yourcenar ne raccogliesse le memorie nel suo capolavoro. Notevole il racconto in cui Adriano, dopo uno smash sbagliato da Paolo, gli tronca la maxima torneo sulla testa al grido di Paolo Paolo pa Paolo maledetto così da doverlo tradurre al mutuo soccorso dove diventa Pablo, Pauli e Paul.
Paul poi era il nome del polpo indovino, il quale morì poco prima di entrare in concorrenza con il frate sui calendari, povero polpo Paul e la sua vita tentacolare sempre appresso a polpe spolpate e spoppate in quella trasmissione osé Polpo Grosso, dove il presentatore non faceva ridere manco pe' gnente a dispetto del nome: Umberto Smile.
Sì Smile, proprio lui, quando stando coi gatti imparò a gattonare.
E comunque il sesto un senso ce l'ha negli archi, specie se è un sesto acuto, se è cretino come quelli di oggigiorno non vi ci perdete. È proprio vero: non ci sono più gli archi di una volta, tutte navate.
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Questo testo partecipa indegnamente e impunemente (spero) all’eds della donna Camèl, come:
- Incanto - Dario
- Serenissima - Melusina
- C'era quella cosa - Melusina
- Io non c'entro - Bianca
- Il viaggio - Pendolante
- Mercoledì - *Cla
Oggesù, mi gira la testa, però ti ringrazio perché finalmente ho capito un sacco di cose.
RispondiElimina:-)
RispondiEliminaTe sei un adorabile apportatore di sensi, controsensi, doppisensi sessualizzati, desessualizzati e protosessualissimati: ti stimo molto.
RispondiEliminaVisionario! Fantastico!:)
RispondiEliminaSi fa per ruzzare.
RispondiEliminaMi gira la capa o ho il capogiro, vedi tu :-)
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