21 giugno 2012

Di Sasso restare

Matera è qualche cosa, insomma, va vista.
Ti resta negli occhi, la sua storia, il caldo torrido, la gravina, i paesaggi delle colline attorno e la sensazione privilegiata d’essere in un buco segreto di mondo.
Anche parcheggiare in piazza San Pietro Caveoso, dov’è stato flagellato Jim Caviezel in The Passion di Mel Gibson, fa un certo effetto, cristosanto.
Epperò, 'sti Sassi, son patrimonio, sì, ma di chi?
Dell’Unesco, dei materani, dell’umanità? Certo, quello è che canalizza il flusso continuo di visitatori: i Sassi.
E allora, se mi permettete, non so bene a chi rivolgermi, questi Sassi dovrebbero essere mantenuti a garbo. Non si può visitarli e scoprire che all’interno vi sono abbandonati rifiuti di ogni genere che nessuno si prende cura di togliere o di segnalarne la presenza.
Ci siamo imbattuti in alcuni Sassi davvero vergognosi. Così, a memoria, ricordo tracce inqualificabili della civiltà moderna: bottiglie vuote di birra, sacchetti in plastica pieni d’immondizia, bucce di cocomero a gogò, tavolini da giardino semi-apparecchiati, sacchi a pelo, gomme di bicicletta, ammassi indistinti di calcinacci e terra, lattine.
Va da sé che visitare i Sassi, per loro natura, ci s’immagina che non sia come andare a zonzo in un salone degli arazzi, ma un conto è il grezzo naturale, l’odore di vissuto e di muffa di un Sasso scavato nella calcarenite e un conto è l’abbandono e l’incuria in cui alcune grotte versano.
Che devo dire? Son rimasto stupito anche che ci abbiano accompagnato nel nostro giro guidato al cospetto dei Sassi profanati dalla sporcizia (e non era materiale del giorno prima, vi assicuro). Non sarebbe cambiato molto ma, almeno, fatevi  furbi: portate i turisti dov'è pulito e nel frattempo (SUBITO!) sbrattate il resto.
Basta poco, una mattinata e un manipolo di volontari.

Quanto alla soundtrack di Matera consiglio Johnny Cash, io l'ho sentita là, alla radio, venendo via e... beh.

5 commenti:

  1. verissimo, hai proprio tanta ma tanta ragione...
    gli italiani non vogliono per niente bene al loro patrimonio
    naturalistico ed artistico...tutti presi e compresi nei loro orticelli.Sono S. :)

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  2. Parole sante, basterebbe davvero poco.

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  3. Mia madre abita nella via più schifosa del mondo.
    No, mi correggo non è la via ma la gente che ci vive, cassonetti vuoti e montagne di immondizia, lì, in terra, proprio sotto il cassonetto.
    Mi sfugge perché mi sia venuta in mente 'sta cosa, boh.

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  4. Sono momenti nei quali si è messi di fronte all'inciviltà, al vero livello basso di cultura ambientale e pubblica.
    Arrivo col trenino verde alla stazioncina di Arbatax, lì vicino ci sono le famose rocce rosse... Sono scavate come anelli giganti, e da dentro il mare è incorniciato. Entro per stare all'ombra guardando intanto il mare azzurro: solo odore di piscio e tracce di escrementi. Che bello...

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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