3 giugno 2013

Ditelo coi papaveri

L'arte è asimmetrica.
Scordatevi parallellismi grafico visivi in un'opera d'arte.
L'artista non lavora alla ricerca di equilibrio o specularità così come il poeta rifugge il paragrafo giustificato.
La simmetria la ritrovi nelle macchie di Rorschach ma solo perché derivano dalla piegatura del foglio, come si faceva da ragazzi quando si sperimentava con le tempere e non avevamo una psicopatologia da diagnosticare.
L'arte è asimmetrica e la Natura lo sa... e come ce lo dice?
Coi papaveri ce lo dice.
I papaveri mi fanno impazzire. Dateci un occhio mentre portate i figli in palestra o li prendete da scuola o vi catafiondate a un appuntamento galante. La loro incoerente disposizione è espressione pura di bellezza.
Un pointillisme naturale e disorganico che adorna il nostro campo visivo con pennellate estemporanee di colore.
Guardateli i papaveri a comporre con la stessa naturalezza una macchia fitta e rigogliosa qui, una linea sbilenca poco più in là o, ancora, un rado assembramento o una media fioritura. Apparentemente senza un vezzo grafico nello stretto ma a ingioiellare il mondo se solo vi allontanate un attimo.
A filo strada, sul balzo scosceso, nell'ampio respiro di un campo oppure ostinati e aggrappati a un pugnello di terra secca tra una pietra e l'altra di un muro.

13 commenti:

  1. Secondo me, te i papaveri te li sei fumati :^)

    RispondiElimina
  2. Speaker miglior commento...ahahah
    p.s. a me i papaveri piacciono moltissimo e mia figlia ne ha tatuato uno sulla schiena insieme ad altri 3 fiori..

    RispondiElimina
  3. Qui i papaveri sono arancioni.
    Ma A. non capisce il mio entusiasmo cromatico.

    RispondiElimina
  4. Fumati o solo odorati, anche io ho sempre avuto un debole per questi fiori. Se ci pensi, non li puoi raccogliere e mettere nel vaso perché si rovinano subito, si possono solo ammirare là dove stanno.

    RispondiElimina
  5. A me piacciono molto i semini. Specialmente sulla pasta o sui biscotti salati. ;-)
    Pero' avrei qualche dubbio (parecchi) su "l'artista non lavora alla ricerca di equilibrio". Mi pare che, invece, l'equilibrio sia la base di ogni opera d'arte. Non dico solo Kandinsky o Veronesi (Luigi), ma tutti, prima, si metton li' a calcolare equilibri di colori, pesi e figure. Come i grandi fotografi, dopotutto. Il nostro cervello pare goda, di questo. E anche le forme della natura sono spesso perfettamente speculari, simmetriche ed equilibrate.
    Pero' forse i papaveri no, hai ragione. Sono gli squilibrati del mondo vegetale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Però, al di là della forma di un fiore che può essere perfettamente simmetrica (cfr il giglio viola), vuoi mettere la disposizione costruita di un'aiola con la spuntare improvvisato e imprevedibile dei signori papaveri?

      Elimina
    2. Non c'e' paragone. Quando mi son trovata a visitare quei giardini perfetti, all'italiana, ogni tanto mi veniva l'insana idea di gettare delle bombe/di/semi a caso...:-)
      E poi, tra i ricordi piu' belli che ho, c'e' comunque quello in cui io e mio padre raccogliamo i primi fiori cresciuti spontanei nel bosco, a fine inverno, per portarli a casa a mia madre (lo fa ancora, con mia figlia, quando torniamo su) ;-)
      I papaveri da piccola mi piacevano tantissimo. Aprivo anch'io i boccioli per indovinare il colore. Adesso no (e poi non riuscirei mai, mi sembrerebbe di sacrificarne la vita per un capriccio di un istante...lo so, son pazza) ;-)
      Amo altri fiori, attratta dalle loro caratteristiche. I papaveri son troppo aerei, e trasparenti, e fragili. Troppo simili a me. Cerco equilibrio da fiori piu' resistenti, un po' come dice Bach... :-)

      Elimina
  6. Che splendido modo di scrivere! Succoso e generoso, come piace a me. È sempre più un piacere leggerti.

    RispondiElimina
  7. Finalmente posso commentare questo post, sai sono stata molto impegnata, diciamo che mi è fumato il cervello :)
    Da piccola coi papaveri facevo uno strano gioco insieme alle mie amichette, li raccoglievamo, piegavamo i petali formando una bolla che facevamo scoppiare sui nostri corpi, viso compreso, giusto per il gusto di macchiarci di rosso.
    ahahahahhaah
    P.S. ti odio di meno di cinque minuti fa.
    Post favoloso, sai cogliere quelle piccole banalità quotidiane che spesso noi altri ignoriamo facendone uscir fuori piccoli capolavori. Smack sempre più onorata di averti tra gli amici.

    RispondiElimina
  8. Se sapessi mettere i link qui dentro, ti metterei questo:
    http://algorithmic-worlds.net/Haeckel/haeckel.php
    Uno dei libri piu' belli che siano mai stati disegnati. Adesso cerco i papaveri :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma 'sto papavero, qual è?
      Se speri che c'arrivi da solo...

      Elimina
  9. E guardarli da un treno, nella scarpata ferrovoaria, macula il paesaggio di rosso

    RispondiElimina

Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...