Funzionava così quando i tuoi vecchi ti portavano al cinema in città: scelto il film, si guardava dov'era e quando si era pronti si partiva. Arrivati alla sala si faceva il biglietto e si entrava, senza dare alcuna importanza ai metri di pellicola già proiettati.
Si sarebbe rimasti seduti lì, fino a che i due spezzoni di film non si fossero ricongiunti nella sublimazione circolare della storia.
Insomma se Quentin Tarantino in Pulp Fiction o Christopher Nolan in Memento pensavano di essersi inventati un meccanismo originale con il montaggio creativo, beh, non attribuiamo loro più meriti di quelli che hanno. Noi bambini degli anni settanta avevamo già ampiamente sperimentato la visione disarticolata di una storia, stimolando la nostra intelligenza visiva e il nostro senso di logica, alla ricerca di una comprensione ostacolata dalle discutibili abitudini dei nostri genitori.
Non trovo più la notizia ma di recente a una proiezione hanno invertito primo e secondo tempo e il pubblico ha applaudito pensando si trattasse di una geniale scelta del regista.
RispondiEliminaNon sarò tanto grande e navigato (25 anni, suvvia, son ancora un giovinotto), ma anche a me è successo ciò che scrivi, ed esattamente con "Così è la vita" di Aldo, Giovanni e Giacomo.
RispondiEliminaspeaker è The tree of life che io ho visto in sequenza giusta ma, sinceramente, beh, lasciamo perdere, diciamo che non l'ho capito.
RispondiEliminaAh, ecco, io ho visto i primi quindici minuti poi sono andato a restituirlo al videonoleggio. Certo, ho perso il secondo tempo...
EliminaE' vero... funzionava esattamente così!
RispondiEliminaEsperienza fatta diverse volte e non male come stimolazione logica: certi film si capivano meglio così (forse sarebbe il caso di provare con Tree of life, ma una volta diciamo che può bastare).
RispondiEliminaio in questo modo ho visto Goldrake - il film.... poi decisi che non dovevo più andare al cinema con mia mammma !!!
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