10 maggio 2012

Un carciofo ci salverà

Per anni, dall'adolescenza in poi, bene o male da quando ho imparato a riconoscere lo stress, l'ho accumulato. Cose da fare, da pensare, da mettere in fila nella gestione della vita in un trend esponenziale di preoccupazioni.
Scuola, militare, relazioni, lavoro, matrimonio, figli, separazione, tutto contribuiva all'innalzamento progressivo dell'asticella dello stress scaraventandola ad anniluce di distanza dai pomeriggi infantili trascorsi giocando a macchinine.
Non c'era verso di azzerarlo il To Do mentale, per una voce che spuntavi altre se ne aggiungevano a formare un conglomerato d'impegni all'apparenza inattaccabile. Il carciofo e le sue foglie.
Me l'ha spiegato una tizia (*), un giorno, che l'unico modo per affrontarle e vincerle, le cose da fare, consisteva nell'adottare l'attacco a foglia di carciofo.
Hai mangiato un carciofo in pinzimonio? Stacchi una foglia, poi un'altra e via così. E quando mangi le prime 5 o 6 il volume del carciofo appare intatto, non sembra che l'ortaggio ne risenta.
Con le prime voci del To Do che porti a compimento è lo stesso, non ti danno tutta quella soddisfazione perché tante ne restano da sminestrare, e il fardello di preoccupazioni non sembra sgonfiarsi.
Basta continuare, però, tirare avanti con una manciata di fiducia, e i risultati arrivano. Tirando via altre foglie inizi a ridurre l'ammasso, poi sempre più veloce, in quattro e quattr'otto eccoti al nucleo, ogni altra foglia che strappi infligge un colpo ferale alla tua vecchia lista ansiogena.
E quando arrivi al cuore del carciofo è fatta, è la parte migliore e te la puoi gustare in santa pace: il To Do è defunto sotto una sfilza di spunte.
In alcune fasi della vita, tipo questa per me, il cacchio di carciofo, però, sembra addirittura che si rafforzi, oltre la sua naturale forma e dimensione, con un germogliare di foglie all'esterno in una difesa strenua del nucleo e in ostacolo alla tua serenità. Foglie anche spinose, maledette!
Ma se è vero che anche il viaggio più lungo inizia dal primo passo è lampante che tu debba semplicemente aggredire la prima foglia per andare in culo al logorio della vita moderna.


(*) Poi la tizia è andata a finire che l'ho sposata e quando è capitato l'occasione le ho pure rivenduto la regola del carciofo e le sue foglie.

21 commenti:

  1. Interessante, catartico, impegnativo... Ma non sarebbe più facile allentare le tensioni con un bicchierino di Cynar?

    RispondiElimina
  2. Ecco,qui non so proprio che consigli dare, anche a me si sta accumulando sempre più, l'unico saggio che conosco e Maimà, vedrai che se passa lui saprà che dire. Buona notte almeno per me il sonno è l'amico che mi aiuta a staccare da tutto lo stress accumulato, spero che funzioni anche per te.

    RispondiElimina
  3. Io del carciofo adoro le foglie esterne... quelle più dure e a volte spinose. E' una sfida mangiarle senza farsi male. Però se ci riesci è una grande soddisfazione.

    RispondiElimina
  4. io ripeto come in mantra la frase: " tutto andrà bene..tutto sarà bene.." non è che funzioni sempre, anzi a volte tutto è andato male, ma al momento mi dà calma. A volte però sono arrivata al nucleo del carciofo e le foglie rimaste erano di un amaro che vaffanculo se sapevo non lo mangiavo neanche sto carciofo!

    RispondiElimina
  5. una tizia?
    vabbè che non legge il tuo blog.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in quel contesto storico era una "tizia" dai, poi quando la stampa ha divulgato la relazione è diventata una no-tizia

      Elimina
    2. ahahhahah sei formidabile grazie!

      Elimina
    3. Questa della no-tizia è splendida!!!

      Elimina
  6. anch'io facci spesso to do list dato che sono un procrastinatore professionista. purtroppo la lista andrebbe guardata ogni giorno affrontando di volta in volta le cose da fare.
    Ecco, la mia lista è in un cassetto da un paio d'anni almeno!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non vorrei che tu ci ritrovassi voci del tipo:
      - togliere le ruotine alla bici
      - fare la richiesta delle figu
      - smettere di mangiarmi le unghie
      - mettere in ordine la cameretta

      Elimina
  7. giusto a titolo informativo...e senza alcun senso per te, ma ne ha per me...la tizia si chiamava e si chiama suppongo, Pina?

    RispondiElimina
  8. Al catechismo ero convinto che invece ci avrebbe salvato un asparago; aveva anche un nome: Asparago G-Force.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non male, davvero, se fondi una religione asparagina fammi un fischio che ti aiuto a diffondere il verbo.

      Elimina
  9. Io non amo i carciofi, se posso li evito, però amo i pomodori. Quindi faccio le cose una alla volta oppure due o tre alla volta o anche cinque, a seconda.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. noi, ontesi gli uomini, siamo esseri semplici, se faccamo tre cose alla volta ne sbagliamo quattro.

      Elimina
    2. C'è una leggenda che dice che la prevalenza dell'uso della mano destra sia dovuta al fatto che le donne tenevano con la sinistra un bambino, appoggiandolo dalla parte del cuore perché fosse tranquillizzato dal battito. Così la destra era libera per lavorare. Ci abbiamo il multitasking scritto nel codice genetico.

      Elimina
    3. ma ero ubriaco quando ho scritto sopra? a volte rileggere... bella la curiosità sulla mano destra, mi... manca.

      Elimina
  10. Magari uno compra solo i "culi" dei carciofi come si fa in Veneto, e non perde tempo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao, benvenuto... però troppo furbino ;), ti devi sorbire pure le foglie.

      Elimina

Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...