Un giorno dei più belli della mia vita oggi - 19 marzo 1954 - giorno di San Giuseppe.
Forse mi domanderete perché un giorno dei più belli e adesso ve lo scriverò.
La giornata non era tanto bella perché mancava il sole, ma per me era piena di sole. Stamani quando sono partita da casa mia erano le nove circa ed ero sola, sola, per la strada che mi conduceva verso la felicità.
Arrivata alla casa dei sogni dove a vissuto e vive tutt'ora il mio amore insieme coi suoi famigliari (domani anche con me), arrivata lassù benché sia un po' distante, ero felice, ero vicina a l'uomo che amo e mi sembrerà anche più bella anche la vita.
Oggi per me è stato un giorno di sposa, di moglie e di massaia.
Mi aggiravo intorno alla casa un po' confusa ma tanto contenta però non io sola contenta, anche te Neno tu eri contento quanto me vero amore, lo visto dai tuoi sguardi dolci e belli.
Neno io sono stata un giorno in casa tua. Ma Neno un giorno sarà per sempre ed all'ora sarà la nostra casa.
Poi tu mi ai portato in camera tua dove tutte le notti dormi e sogni i sogni più belli.
Poi mi ai preso per il braccio e mi ai detto "Gianna guarda quale ti piace di più per far la nostra camera?" ed io ò sorriso ed ò detto, mi piacciono tutte e due però questa mi piace un pochino di più, quella dove ci dorme tua sorella.
Poi mi portasti in salotto e mi dicesti "Guarda Gianna qui proprio qui alla finestra facciamo un ricordo nostro" e scrivemmo i nostri nomi, anche se venisse rimbiancata noi li ricorderemo.
Insomma per me è stato un giorno di felicità completa, anche del tuo babbo che pareva contento di me.
Poi mi dicesti "Ai visto come ti guardavo quando facevi le faccende, con tanta contentezza e felicità di aver trovato te Gianna eri tanto bella e facevi la seria".
Io Neno facevo la seria? Se il mio cuore rideva dalla pazza gioia, mi pareva di esser già la sposa della tua casa, ma presto lo sarò davvero.
Io penso sempre a queste frasi: "Il Si che ti dirò davanti al sacerdote, sarà la più bella delle sette note".
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- Quaderno del diario vissuto di Giovanna
- Anema e Core
- Dove si va signorine?
- Qui vedi dove dormo e ti sogno
- Se un giorno mi avverasse
- Mi bacia sulla bocca e baci e baci
- Quando non c'è la partita di calcio manca tutto
- Perché l'amore sarà al centro di tutto
- Qui intrecciammo la lilla
- Montaccino si chiamava il posto dove tu stavi
- E allora forse ci parrà di sognare ancora
- Il nome non te lo scrivo intanto tu lo sai di già
Mi piace pensare che ancora oggi, in qualche parte del mondo possa esistere un amore così assoluto e definitivo .
RispondiEliminaOh, Hombre, a me il diario di Giovanna piace un casino
RispondiEliminaSapessi a me!
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