Quando finisce una serie
(di Cocciante-Hart-Cohle)
Quando finisce una serie così com'è finita "True"
senza una ragione né un motivo senza niente
ti senti un nodo senza Rust
ti senti un buco senza Marty
ti senti un vuoto nella tivvù e non capisci niente
e non ti basta più Salem e non basta The Walking Dead
e non ti basta bere come Marty Hart
e non ti basta fumare come Cohle
e in fondo pensi, ci sarà un motivo
e cerchi a tutti i costi una ragione
eppure non c'è mai una ragione
perché una serie debba finire
e vorresti un'altra puntata
e vorresti un'altra stagione
e vorresti vivere in Louisiana
e vorresti essere Marty e vorresti essere Cohle
ma sai perfettamente che non ti servirebbe a niente
perché c'è lei, perché c'è lei
perché c'è lei, perché c'è lei
perché c'è lei nelle tue ossa
perché c'è lei nella tua mente
perché c'è lei nella tua vita
e non potresti più mandarla via
nemmeno con un'altra puntata
nemmeno con un'altra stagione
nemmeno a vivere in Louisiana
nemmeno se tu fossi Marty nemmeno se tu fossi Cohle
però, se potessi ragionarci sopra
saprei perfettamente che domani sarà diverso
lei non sarà più lei
io non sarò lo stesso uomo
magari esce Better call Saul
magari mi riguardo tutto Breaking Bad
e se potessi ragionarci sopra
ma non posso, perché...
quando finisce una serie...
La storia ha un abbrivio potente ma, alla fine dei salmi, scivola via quasi in secondo piano rispetto alla fotografia e alla raffinata cura dei personaggi.
Poi, sentire la voce di Matthew McConaughey che dice anche solo "Dora Lange" beh, quella è libidine pura, altro che Adriano Giannini (il doppiatore italiano), magari anche bravo, ma assolutamente inadatto al ruolo specifico.
Mentre Pino Insegno ce la sfanga perché Marty ha, e deve avere, una voce più classica, Giannini junior proprio non rende un grammo dell'idea della tormentata anima di Rustin Cohle, The Taxman.
Un vero delitto per chi se la ciuccia o ciuccerà in italiano.
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Penso che l’autocoscienza sia un tragico passo falso nell’evoluzione umana. Siamo diventati troppo consapevoli di noi stessi, la natura ha creato un aspetto della natura separato da se stessa.
(Rustin Spencer Cohle - True Detective Serie01-ep.01)
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complimenti a tutti per il testo della canzone, anche a cocciante ;)
RispondiEliminacomunque la stagione è finita e rust non ci sarà più, ma chissà che la seconda stagione non riesca a farsi amare come (o quasi) quanto la prima...
Io non vedo serie tv. O, quantomeno, non sono un'esperta (adesso pero' ho un noleggio dvd attaccato a casa, vedremo).
RispondiEliminaNon so quando e' successo, non ricordo il giorno esatto. Ma tipo cinque o sei anni fa ho sentito una specie di click. E non sono piu' riuscita a dare un giudizio su un libro/film/serie tv doppiati o tradotti.
Perche' poi ti guardi un film e la voce e' l'opposto di quella che avevano pensato e creato "in verita'". Non tiro fuori la solita sega di magnum PI o Sheldon di Big bang theory. Ma i complimenti o le critiche le tengo per il traduttore o il doppiatore (parlo di attori, non del soggetto/fotografia/sceneggiatura etc)
PS: la canzone non l'ho letta, l'ho cantata a squarciagola con l'intensita' concentrate di cocciante :-)
Ah, ci sono anche casi opposti. Il biondino tuo preferito, il Ryan, per esempio, in italiano non mi piace per niente. Ma zero. Mentre l'originale devo dire che non e' affatto male (specie nel film The believer e Le idi di marzo)
RispondiEliminagrande serie per come è stata fatta, deludente per lo sviluppo (non sviluppo) del plot
RispondiEliminaah la seconda stagione sarà con vince vaughn e colin farrell, quindi sarà dura che reggano il confronto con McC e Harrelson
RispondiEliminaPerò l'idea che gli attori cambiano è un punto di forza, sia per il fatto che si distingue che per la libertà sceneggiatoria.
Eliminasì sì è una figata. anche "Fargo", che sto vedendo ora, ha scelto la strada dell'antologica.
EliminaAnch'io sono orfano. Comunque è vero, molto meglio in lingua originale: gli ultimi due episodi li ho visti così perché non potevo aspettare!
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