29 marzo 2012

Mezzi anfibi

Avete presente Beetle Bailey, di Mort Walker? No? Beh, è 'sto tizio qui a fianco, un militare di leva sfaccendato.
Beetle, in una striscia, chiede un autografo al suo superiore, il sergente Snorkel, e questi glielo fa di buon grado.
In realtà Beetle gli fa firmare un permesso di libera uscita, solo che, all’uscita, l’ufficiale di picchetto gli fa: questo permesso non è valido, è firmato dal sergente Non lasciate passare quest’uomo.
Io e altri 3 deficienti, nel remoto ’82, siamo riusciti a fare di meglio, autofirmando i nostri permessini domenicali 9-13 con il nome del nostro tenente, che stava in licenza, e presentandosi al portone solo alle 11. Ora, al di là del fatto che il tenente non li avrebbe potuti fisicamente firmare, quale soldato in libera uscita dalle 9 se ne va alle 11? Nessuno, ovviamente.
Beccati e respinti in camerata diretti. Il giorno dopo fummo seriamente cazziati dal tenente, del quale avevamo falsificato la firma, che minacciò di denunciarci. Ci salvò il pianto dirotto del fante Cutigni da Arezzo che, però, ci portò in premio la polveriera di Natale, in compagnia delle peggiori teppe della caserma.
In polveriera funzionava così: 2 ore di guardia e 4 di riposo per 7 giorni filati. Di giorno comunque non dormivi perché c’erano sempre servizi da fare. Il viaggio del cambio guardia durava una mezz’oretta e, quindi, il tempo tra un turno e l’altro per dormire era di 3 ore, compreso quello che ti serviva per prendere sonno.
Dopo 2 giorni così crollavi e, per guadagnare tempo, finiva che non ti spogliavi più nemmeno la notte e ti buttavi sulla branda in mimetica.
Al quarto giorno si completava l’abbrutimento quando smettevi pure di toglierti gli anfibi che diventavano parte di te.
Da fante assaltatore, mi son fatto un discreto culo da militare, ho avuto persino l'onore di correre su per una collina con 25 chili di vipera sulle spalle - con tutto il rispetto che va ai nostri vecchi che hanno fatto le guerre quelle vere - ma se c’è un ricordo che vorrei davvero cancellare sono le misere ore di riposo in branda, con gli anfibi ai piedi.
Questo non vi autorizza, se schiacciate un pisolino in treno, a togliere le vostre maledette scarpe.

18 commenti:

  1. 25 kg di vipera...questa non la capisco, mica mettevono i serpenti negli zaini...alludi al fatto che erano molto pesanti e quindi un veleno per il fisico? Bo!
    Mio marito è stato in marina, ricorda quel periodo come una pacchia non faceva un cavolo, l'unico brutto ricordo è che gli hanno operato una fistola sacro coccigea senza anestesia

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    1. secondo me era un grosso mitragliatore... ma il fante potrà essere più esaustivo!

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    2. il sapientino a te ti fa una vipera.

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    3. Vabbè Giovanni dillo che anche te hai fatto il militare di terra... non so se mi fa più paura sapere che era esplosivo invece di un serpente....per fortuna son nata donna.

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  2. io ero Vam (areonautica) per cui solo guardie a non finire e non ho mai dormito una volta con gli anfibi... impossibile. Capisco chi si toglie le scarpe per dormire, ma non lo farei mai in treno!!!!

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  3. Magari era uno dei Pooh.

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  4. Io non l'ho fatto il militare... un mese di accademia dell'aeronautica mi è bastato per capire cosa non volevo fare, compreso portare vipere nello zaino.

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  5. Mi ricordi tanto i tempi del liceo, quando in pullman i controllori mi rimproveravano di posare zaino, piedi, giubbotto, ombrello, sacca da calcetto, pallone, il pranzo, le bottiglie d'acqua sui sedili. Accusandomi, tra l'altro, di togliere il posto alle povere vecchiette.
    Che mondo ingiusto.

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    1. a te ti ci voleva ma una vecchietta colla borsetta! (vedi sotto) Magari così imparavi qualcosa. :)

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  6. Il militare no, però una volta mi è capitata una avventura ferroviaria che adesso ti racconto. C'era un affollamento da fine ponte primaverile, avevamo i posti prenotati e ho dovuto essere piuttosto perentoria per far alzare tre persone che facevano finta di non capire la nostra lingua. Il quarto amichetto loro si era messo a dormire senza scarpe, con i piedi mollemente appoggiati sul sedile di fronte: il mio. Tutto lo scompartimento viaggiava in apnea. Gli ho insegnato l'alfabeto dei segni a borsettate.

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    1. L'ho visto!!! E' quello che gira con la doppia G di Gucci stampigliata in fronte!
      Grande Bianca, fattintendere!

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    2. Certe esperienze lasciano il segno.

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  7. "Domani sera sono di guardia alla polveriera
    mi scoccia un poco a dire la veritá
    perché é domenica sera
    ma non ci si puó rilassare
    i russi possono arrivare ogni ora
    e se ci portano via le armi
    come facciamo la guerra, dimmi, coi bastoni?
    (non siamo mica gli americani, che loro possono sparare agli indiani..vacca, gli indiani...)
    "(per quello che ho da fare) Faccio il militare" - Vasco Rossi, 1979
    Ecco, dai tempi delle elementari ad oggi, me l´hai fatta ripescare che c´avevo un paio di neuroni impegnati solo per ricordarmi della polveriera di Vasco (che comunque vale sempre un ascolto)

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    1. vennero anche da noi una notte, dei tipi da fuori a fare un'esercitazione, restammo svegli e in allarme 48 ore filate (non era quella del periodo di Natale)... robe da pazzi.

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  8. Mi ha ricordato un episodio de "L'ultima burba" dove un soldato firma il permesso di uscita con la calligrafia del sergente, ma con il suo nome.
    Che, hai mica fatto la leva con Leo Ortolani?

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    1. no però mi ricordo il fante Scarcella da roma che cantava, approposito d'ortolani:
      a me mi piace la fi
      a me mi piace la fi
      a me mi piace la figlia dell'ortolano
      perché mi dà la fre
      perché mi dà la fre
      perché mi dà la fresca insalatina

      ti risparmio invece erudimenti su cosa faccia male al caporale.

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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