24 marzo 2014

Tristano e Isotta al Comunale: PAZZESCO!

Premetto che parlo dalle abissali profondità della mia ignoranza in materia, cionondimeno mi sento in dovere di rompere il muro di omertà creatosi attorno a quest'evento.
Tira via un adulto, un adulto ce la può fare a resistere, dall'alto del suo spessore socio-razional-rispettoso, alla palla mortale wagneriana propinata come anteprima del Maggio Musicale Fiorentino al Comunale di Firenze nello scorso weekend, ma un bambino no, non venitemelo proprio a raccontare!
E allora non la si può presentare, quest'opera, come "IDEATA PER I RAGAZZI DELLE SCUOLE", si tratta di pubblicità ingannevole se non anche di circonvenzione d'incapaci: le povere famiglie incapaci di rinunciare alla cospicua badilata di cultura a buon mercato.
Persino il titolo "La fiaba di Tristano e Isotta" è indegnamente fuorviante.
Al di là della riuscita c'è uno spunto educativo forte, diranno i nostri attempati lettori, verso la cultura in generale e l'opera in particolare. Sì, certo, ma si tratta della deriva siberiana dell'educazione: educazione a delinquere, verso Wagner tendenzialmente.
Seriamente, la scelta dell'opera non è azzeccata e non traspare nessun adattamento della stessa per agevolarne la fruizione al giovane pubblico. Gli unici che probabilmente ne porteranno un buon ricordo sono i ragazzi coinvolti direttamente nella recitazione.
Niente da dire, anzi di gran pregio, scenografia e costumi, ma troppo poco per sperare che da soli potessero tenere desto l'interesse della giovane platea per due ore.
Mi sono annoiato a morte e poi mi sono pure schifato per certi commenti di piaggeria pura che mi sono dovuto sorbire dopo.
Esemplare, manco a dirlo, il comportamento di dolcemetà. E dire che essendo la promotrice dell'evento nella nostra cerchia ne avrebbe avuti di motivi per tentare di salvare la serata addolcendo il giudizio sulla rappresentazione. E invece a dieci minuti dalla fine mi s'è avvicinata all'orecchio e in un fiotto di sincerità spaventoso mi ha sillabato, con l'intonazione di Alan Arkin in Argo: WA-GNER VAF-FAN-CU-LO!
Da lì in poi il riso ci ha sopraffatto e anche se non abbiamo avuto il coraggio di alzarsi in piedi e gridarlo a gran voce (sarebbe crollato il teatro in un'ovazione liberatoria degna della fantozziana proiezione della Corazzata Potëmkin!) la serata si è riaperta al buonumore.

7 commenti:

  1. Però scalda il cuore l'affiatamento iconoclasta che avete voi due, è apprezzabile anche la capacità di retromarcia che le riconoscil ma adoro sopratutto il vaffanculo corale <3

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  2. È questa omertà la mamma dei futuri orrori. Ho sempre boicottato nelle scuole dei miei figli queste iniziative, beccandomi occhiatacce e commenti trattenuti che avrebbero voluto trovare voce in : povera ignorante .
    L'ultimo no deciso l'ho dato alla proposta della gita a Roma per visitare il Parlamento.... Ho semplicemente detto che tra tanti luoghi incantevoli di Roma, portarli a vedere i banchi vuoti di coloro che si prendono gioco di noi facendo finta di fare il nostro bene, anche guardare scorrere le acque verdi del Tevere poteva essere più istruttivo. La componente studenti del consiglio ha detto che era meglio andare all'olimpico , ovviamente ho proposto di fare a piedi il giro largo passando almeno per i fori.
    A quando Romeo e Giulietta?

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  3. Nei paesi che provvedono un'educazione musicale negli anni dell'obbligo scolastico, i bambini vengono iniziati al concerto e all'opera con lo Schiaccianoci o con il Flauto Magico, questo soprattutto nei paesi di lingua tedesca.

    Wagner è decisamente poco adatto, ma anche così, meglio un Tristano sparato nel mucchio del niente che sarebbe l'alternativa: su duecento bambini che si sono annoiati (gli adulti li conto come irrecuperabili), magari a due o tre sarà rimasta dentro qualcosa, fosse solo la curiosità di saperne prima o poi di più.

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    1. Ok, ma perché sprecare occasioni così ghiotte con Wagner? Con tutto il rispetto.
      Grazie per il contributo competente.

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  4. Condivido il vaffa liberatorio
    I due o tre bimbi dall'alto potenziale non mi sembra giustifichino una iniziativa che allontanerà i più probabilmente per un lungo periodo dai classici piú o meno "pesi" http://www.di.unito.it/~elio/vocab-toscano-2002.pdf

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  5. secondo me l'idea in sé non è sbagliata... è sbagliato wagner!
    voglio dire! a 10-12 anni ho accompagnato mia madre a vedere l'aida a caracalla: un'esperienza unica.
    in seguito su iniziativa del preside della scuola ci ha portato a vedere altre opere (verdi, puccini...) al teatro dell'opera di roma
    molti anni dopo mi è capitato di commuovermi vedendo il rigoletto a villa adriana...
    insomma... la musica non è tutta uguale e bisogna farla conoscere ai ragazzini, nelle forme opportune, così, tanto per fsrgli capire che il mondo è vario (è vasto)
    ah, in ogni caso la corazzata potënkin è davvero un capolavoro, sotto molti aspetti, anche se potrebbe risultare ostico a molti ragazzini, ma nel contesto adeguato sicuramente migliore di amazing spiderman o transformer...

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  6. Sei stato premiato in quel di POSTODIBLOGGO.. che voi fa', lo so, certi premi so' peggio de itestimonidegeova prima di cena...

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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