3 marzo 2012

La Di Vino Commedia

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PER ME SI VA NE LA CITTA’ DOLENTE,
PER ME SI VA NE L’ETTERNO DOLORE
PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE.

E penso al mio futuro con terrore
e 'l dubbio nella mente si dilaga
rivolgomi a Virgilio a malincuore:

Ma pe’ entra’ lì, c’è uno che ci paga?
d’andarci a gratis non mi fo persuaso
ma lo maestro mio manco mi caga

menarmi mi vorrà per lo mio naso?
poscia mi squilla lo telefonino
ma non c’è campo, esco, sarà il caso

son Guido e Lapo stanno al vinaino
saluto e scappo a gambe levate
e ‘l Duca resta lì come un cretino

a ber sotto le stelle fila il Vate.

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La Di Vino Commedia, finita di scrivere in osteria davanti a fiumi di rosso, diventa un trattato enologico suddiviso in tre parti, ciascuna delle quali contiene 33 Chianti.

8 commenti:

  1. Ma stai bene? ahhahaha un modo alternativo per smaltire una sbornia apperò!

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  2. Azz! Hai rispettato anche la metrica... aba bcb cdc ...
    Ma bravo Hombre.
    Certo potevi offrire...

    RispondiElimina
  3. Risposte
    1. ma mica so' io... è il Vate che vi parla.
      la QL va alla grande e rende anche da un punto di vista dei kg.

      Elimina
  4. ahhh.
    interessante... :))

    [O.T. casomai passassi da me, mi piacerebbe sapere che ne pensi del quadro. giusto per avere un punto di vista maschile in più oltre a quello di Dario. senza impegno neh?]

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  5. Ieri notte, da mezzo brillo, il massimo che son riuscito a fare è stato edificare una torre di Pisa di jenga.

    RispondiElimina

Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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