5 gennaio 2012

Read Only Memory - n. 4

Va così che viene l'Anto a cena e tra una cazza e l'altra mi fa:
- E te, te... qual è l'ultimo libro che hai letto?
È una domanda che mi piace sempre. È una domanda che mi piace ancora di più se ho terminato un libro da poco cosicché me lo ricordo ancora bene e ne posso parlare compiutamente. È una domanda che mi manda in sollucchero se a tutto questo aggiungiamo che il libro appena finito è pure un ottimo libro.
- Open, di Andre Agassi.
E poi mi sono lasciato trasportare. Prima lentamente, ho sondato il terreno raccontando gli episodi forti, dell'odio di Agassi per il tennis, di suo padre, del drago sparapalle, di Connors agli Usa Open, di Brooke e di Steffi, ho parlato insomma della polpa della mela.
Poi, visto che l'auditorio reggeva bene e che l'argomento, seppur esposto a femmine pressoché digiune di tennis (l'Anto e mia moglie) non pareva suscitare sbadigli, son passato agli episodi meno forti, ma comunque pregnanti della storia, i pantaloncini di jeans, la Bollettieri Academy, i capelli dell'Andre, le sue cadute e le sue risalite, l'entourage, esponendo così le bucce.
Ma negli occhi del mio pubblico la fame non accennava a placarsi e allora ho proposto pure i torsoli, tirando giù tutto quello che mi ricordavo del libro, dall'acqua di Gyl alle auto sportive, dalla collina dei serpenti ai ratti da fango, dagli slam vinti alle ricorrenti batoste inflittegli da Sampras, dal borsone portato da solo al cortisone, da Boris Becker a Benjamin Becker.
Ero in trance, parevo Tim Roth in Reservoir Dogs quando prova il monologo, avete presente? Son sicuro che avevo pure quella faccia lì, sapete, quella un po' ebete che hanno gli innamorati quando si guardano.
Quasi quasi mi viene la voglia di andare ad alzargli il voto a Open.
Alla fine son dovuto andare a prendere il libro perché volevamo vedere/rivedere le peraltro poche foto pubblicate e dopo ancora ci siamo pure sparati mezzora di Youtube sul nostro uomo.

La rivalità con Sampras è stata uno dei punti di riferimento della mia carriera. Perdere con Pete mi ha provocato un dolore enorme, ma alla lunga mi ha reso anche più forte. Se lo avessi battuto più spesso, se fosse comparso in una generazione diversa, il mio palmares sarebbe migliore e potrei essere ricordato come un tennista migliore, ma varrei meno.
.....
(parla di una vittoria qualunque)
Lo sconfiggo in sessantanove minuti. I giornalisti lo definiscono un massacro. Mi chiedono se mi dispiace averlo battuto in quel modo.
Rispondo: Non priverei mai nessuno dell'esperienza istruttiva di perdere.
Ridono.
Ma io sono serio.

(Open - Andre Agassi - J. R. Moehringer)

E voi che state leggendo?

16 commenti:

  1. Ciao. Sono arrivata qui da quel vero e proprio snodo di blog che è il blog della Donna Camèl, mia vecchia amica dai tempi dei defunti newsgroup. Dato che citi Open, suppongo che avrai letto il miglior libro sul tennis (e non solo) che sia mai stato scritto, Infinite jest di D.F.Wallace. Io ho finito stanotte Il cavaliere svedese di Leo Perutz (per fortuna abbastanza breve da non dovermi rammaricare troppo per il tempo che ci ho perso) e stasera avrò solo l'imbarazzo della scelta fra tutti i libri e e-book in attesa. Guardacaso, l'ultimo e-book che mi è pervenuto è un altro libro sul tennis, Roger Federer come esperienza religiosa, anche questo di D.F.Wallace. Ma credo che sprecherò la serata facendo zapping sul kindle (spartano come il tuo) o saggiando tutti gli incipit cartacei che ho sul comodino. Un libro però lo sto leggendo da mesi, e vado piano perché contemporaneamente lo traduco dallo spagnolo: El unicornio, di Manuel Mujica Lainez. Inutile cercarlo nelle librerie: di questo autore fantasioso e piacevolissimo sono stati tradotte in Italia solo tre opere, poi è stato trascurato. Un vero peccato.

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    1. Ciao Melusina, hai ragione: purtroppo di Mujica Lainez è stato tradotto pochissimo all'italiano. Da argentina, Manucho è un autore che adoro per questo sto traducendo il suo libro Misteriosa Buenos Aires su un blog, senza fretta ma senza pausa, solo per il piacere di rileggerlo e per trovare un modo di renderlo all'italiano. Se ti incuriosisce, questa è la pagina: http://misteriosabsas.wordpress.com/

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  2. @melusina benvenuta e grazie per i consigli, la presentazione e quant'altro ci dici. Anch'io in questo momento sono in lettura sul kindle (Roma, Lato B). Quanto a IJ ne abbiamo parlato a più riprese, anche qui da me. No, non l'ho letto... l'ho interrotto. Diciamo che l'ho preso in biblioteca e l'ansia di leggerlo in fretta non mi ha aiutato l'ho mollato attorno a pag. 200... prevedo di dedicargli una delle prossime estati.

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  3. "Shinigami... Tu lo sai che razza di dolore si patisce quando ti spellano vivo?"

    Soul Eater 6, Atsushi Ohkubo

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  4. Ti sei fatto influenzare da baricco e io mi farò influenzare da te
    chiagia

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  5. Sulla mia viscerale avversione per il tennis scriverò un post, prima o poi. Intanto però voglio dirti che forse sarei stata contagiata anch'io dal tuo entusiasmo e ti avei ascoltata con gli occhioni sbarrati perché il lato umano mi interessa sempre, a prescindere.
    @melusina: dai, non dire queste cose che già me la tiro dabbestia, potrei scoppiare come la famosa rana.
    Per tornare in tema, in questi giorni sto leggendo poco o niente. Però sul comodino ho Come diventare se stessi, l'ultima frase che ho letto è:
    "...se qualcosa stravende e ottiene un sacco di attenzione, sicuramente fa cacare. Il successo è frutto solo della macchina pubblicitaria. Però poi, ovviamente, il paradosso finale è che se il tuo libro ottiene un sacco di attenzione e comincia a stravendere, quello stesso meccanismo che hai usato per darti forza quando le te cose non vendevano così bene diventa parte del Nucleo Oscuro quando le tiue cose vendono. E io con questo devo ancora farci pace. Devo ancora... ho ancora paura che...

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  6. @chia baricco è da mo' che m'influenza, purtroppo. e per fortuna.

    @ldc se dal tuo snodo di blog attaccherai il tennis temo per il destino di questo sport. In effetti la tua velata (nemmeno tanto) minaccia potrebbe indurre la nike o l'adidas a comprare il tuo silenzio. Quando non riuscirai a spendere tutti quegli euri, ricordati degli amici e di chi ti dato lo spunto...

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  7. Anche io adoro quella domanda.
    Adoro che me la facciano altri appassionati lettori, quindi ti rispondo che sto leggendo Consigli a un giovane ribelle (Christopher Hitchens), ma è ancora presto per dare un giudizio.
    Ho appena finito "L'illusione di Dio. Le ragioni per non credere (Richard Dawkins) di cui scriverò la recensione appena trovo un attimo per farlo.
    Però mi hai definitivamente convinto con "Open" ;)

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  8. Io so sempre cosa rispondere a quella domanda, perché ho letto un solo libro in tutta la mia vita.
    Scherzo. Non so leggere. Per questo scrivo cazzate.
    P.S. Hombre, se vuoi partecipare alla fine del mondo ci serve il tuo indirizzo e-mail (il mio è nondirefalsatestimonianza@gmail.com) altrimenti non possiamo aggiungerti tra gli autori!

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  9. Bellissima quella domanda..io la faccio spesso, ma noto che non sono in molti a gradirla.
    Cosa sto leggendo ora?
    Un libro di Andrea De Carlo che mi è stato regalato a Natale da una cugina.
    Non ho mai letto niente di suo e se la sua bibligrafia somiglia a quello che ho sottomano ora credo che non lo rileggerò mai più.
    Sono a pagina 256 di "LeiEluI"..dovrei resistere per altre 314 pagine..
    Ce la farò?
    E che io odio non portare a termine le mie letture.

    Oh..ma nessuno dice che Agassi era un gran manzo di figliolo?
    Di tennis ne capisco poco, ma sai quanti tornei ho seguito in tv solo per far godere i miei occhietti? :P

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  10. @Hombre: passa l'iban che di te non mi posso di certo scordar! Come ho già ammesso, e senza bisogno di tortura ma del tutto spontaneamente, se il mio blog è quel grande snodo autoferrotranviario di cui si dice è tutto merito tuo! (Doppio punto esclamativo in un solo commento, mi sto rammollendo.)

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  11. @la donna camèl: Come diventare se stessi mi manca ma lascio che me lo regalino le figlie per il compleanno altrimenti scelgono da sole e finisce che faccio collezione di portafogli e/o pashmine (tu 2 punti esclamativi e io 0 virgole: il mondo si è capovolto???)

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  12. @ME ok, però io non volevo convincere nessuno, non ho interesse, al di là di ricevere un grazie se poi il libro piace.

    @greisse decarlo? Ohmaigod! Non ce la fo, davvero, non ho nemmeno aggettivi... solo non mi lascia nulla. tempo perso, ecco. Oh, ma sono io, vedo che mia moglie per esempio si sciroppa alcuni suoi mattoni con nonchalance, salvo poi incriccarsi su Mattatoio n. 5, pe' dire.

    @ldc no, ma figurati, io mi riferivo solo allo spunto per parlar di tennis.
    e cmq accetto solo contanti. :)

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  13. "Era una di quelle persone che pensavano che annotare le cose con incredibile precisione equivalesse ad averne il controllo"
    DFW 'Infinite Jest'

    L'ho quasi finito e già mi manca...

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  14. No no, non ti darò nessuna colpa se mi piace.
    Se non mi piace mi dovrai restituire i soldi, però ;)

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  15. Anch'io qualche mese fa ho letto Open e m'è davvero piaciuto! Pratico tennis da una vita e mi ha sempre affascinato la vita di questi campioni. Tenendo conto poi che il mio idolo è Federer mi faceva molto piacere vedere quando Andre parlava delle prime volte in cui l'ha incontrato descrivendo il suo enorme talento. Gran bel libretto si! E mi ha fatto diventare antipatico Sampras xD

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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