Questa tizia aveva preso a portarci la frutta e la verdura di stagione a casa al lunedì mattina.
Dolcemetà s'era interessata per una fornitura a chilometri zero e aveva stretto l'accordo.
- Sai chi è? La tipa che dava una mano al verduraio del mercato.
Urka, penso io, gran pezzo di figliola, ma me ne sto zitto e quieto nel mio cantuccio, che 'ste donne so' permalose.
Va così che queste cassette vanno e vengono, arrivano piene e se ne vanno vuote il lunedì successivo.
E il fatto che questa tipa entrasse nel mio giardino, quando non c'ero, mi attizzava un po'. Così.
Non so spiegare bene, ma immaginate che Scarlett Johansson venga a casa vostra quando non ci siete per lasciarvi un bel po' di cetrioli, pesche, cespi d'insalatina fresca e cavolo (madonna quanto cavolo!), potete darmi torto?
Le ragazze pensino di trovarsi la siepe sforbiciata da Edward mani di Depp e siamo pari.
C'era questa sorta di friccico inespresso che aleggiava attorno alla cassetta della frutta, una roba para-feticista, insomma.
Non che io possa tradire dolcemetà, non con una cassetta di verdura.
Magari con due.
Un giorno siamo lì che sorseggiamo il caffettino al bar all'angolo quando la vedo la bella ortolana che attraversa la piazza da par suo (comunque Scarlett era solo un esempio, immaginatevi piuttosto una Cristina D'Avena, ecco).
Allora faccio a dolcemetà:
- Toh, c'è la Monica?
- Monica chi?
- Quella che ci porta la verdura!
E - giuro! - nessun "Ah ok!" del cavolo ne è seguito, anzi.
- Ma non è mica lei... è quell'altra che aiutava il verduraio, sai quella donnona con gli occhiali...
Non ho niente contro le donnone, né contro gli occhiali (anzi!) epperò ho capito davvero chi era la corriera della mia frutta e verdura a chilometraggio azzerato: la donna più brutta che graviti in tutto il paese, una sorta di cavernicola con dei capelli in stile Maga Magò e delle manone alla Primo Carnera.
Francamente inguardabile e assai meno attraente di una cassetta di frutta.
Risulta che mi ero fatto un film tutto mio e la cosa non mi ha fatto stare bene.
Anche perché tutto quel cavolo, in una sorta di pia illusione di complicità, mi ero sforzato di mangiarlo!
ora sarà per pura solidarietà femminile nei confronti di dolcemetà..sarà per invidia, tanta invidia, per la scarlett io una cosa te la dico così come se fossi davanti a te...te sta bene! così t'empari! (scusa me uscito il romanesimo che alberga nel mio fisico ortolano)
RispondiEliminaeh lo so, il rischio c'era, che qualcuno m'emparasse.
EliminaQuanto è affascinante la mente umana! Questo post sembra una puntata di superquark, ma anche un bellissimo soggetto per un racconto. (Approfitto per passarti un consiglio libresco non del tutto fuori tema: Un oscuro scrutare di P.K. Dick, un maestro dei film in testa.) E buona domenica.
RispondiEliminanon ce la faccio a leggere tutto quello che mi consigliate, però m'impegno, eh.
Eliminase non ci fosse la fantasia.....
RispondiEliminabisognerebbe immaginarsela.
EliminaMa sta Monica dove l'avevi vista? Mica dal salumiere ad affettare mortadelle ;)
RispondiEliminaentrambe aiutavano l'ortolano, solo che io avevo scelto quella che mi faceva più comodo.
Eliminaquoto kermit.
RispondiElimina[intanto che rido. non mi sono ancora riavuta dal passaggio da scarlett a cristina, figurati se mi preoccupo del donnone...]
una cristina vera fa la sua bella gara con la scarlett di celluloide, ché quella vera chissà poi se esiste.
Eliminanoi puffi siam così
[credo sia il più bel complimento idiretto che mi sia arrivato negli ultimi 40 anni circa. e il grazie te lo dico a nome di tutte le cristine vere in giro.]
Elimina