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27 gennaio 2017

La La Land (nessun balbuziente è stato maltrattato nella creazione di questo titolo)


Ieri sera per alzare il mio indice di QV (*) sono andato a godermi La La Land con il mio vecchio amico Giacomone, non senza prima passare da Pizzaman per i preliminari, intesi come una margherita dop che lèvati.
Seppure la tipa da Pizzaman mi fa: "Mangiate quà?" io capisco "Fate a metà?" e c'è mancato poco che la menassi.
Questo post tra l'altro è anche un ottimo pretesto per pubblicare un'altra immagine del mio uomo ideale (ryanello lì), ma vogliamo parlare del film?
Sinceramente no, lo fanno già in tanti e tutti più titolati di me, non aggiungerò trite banalità che potrebbero essere usate contro di me.
Emma Stone è fenomenale anche se il suo maggior pregio è sfoggiare due sopracciglia normali.
Ryan Gosling canta balla e suona il piano anche se il suo maggior pregio è invecchiare 5 anni e non mettere su nemmeno una ruga.
A me mi dovete solo spiegare come è stato girato quel mirabolante unico piano sequenza iniziale in autostrada, dove cacchio stava la cinepresa? Su un drone? Boh.

_____________________________________________________

(*) QV è l'indice di Qualità della Vita, generalmente si calcola su base settimanale e si ottiene con la seguente semplice formula:

     Ore di vita in Qualità
   ______________________
       Ore di vita vissuta

Facciamo un esempio: una settimana ha convenzionalmente 112 ore di vita vissuta (8 ore al giorno dedicate al sonno e scorporate, e chi dorme meno meglio per lui), sommate le ore della settimana che vi dànno vero piacere:

  • passeggiate: 5 ore
  • cinema: 2 ore
  • pizza: 2 ore
  • cena e caffè con amici: 4 ore
  • partite Fiorentina: 4 ore
  • sesso: 17 minuti 

Per un totale di 17 ore e 17 minuti dai quali vanno sottratte le ore terrifiche, gli imprevisti, le cose che vanno male proprio (non la spesa o il pulire casa che sono routine, però):

  • passare in banca/posta: 1 ora
  • aspettare al campo allenamenti: 2 ore
  • partite Fiorentina: 4 ore


Per un totale di 7 ore. Restano 10 ore e 17 minuti che rapportati alle 112 ore di cui sopra danno un indice QV di 9,2 e vi posso garantire che non è affatto male, fossero tutte settimane così!

27 luglio 2012

Una fetta di torta?



Ma sì, diamo i numeri. D'altro canto questo giro attorno al Sole la Terra l'ha compiuto davvero da quando La Linea era in fasce e allora vediamo come si è sviluppato, anche grazie a chi e a che cosa.
La maggior parte delle visite (motori di ricerca esclusi) arriva dei gentili blogroll di Ora e Qui, Sempre un po' a disagio, Sotto l'elmo di Kisciotte, Mai Maturo, La Donna Camel, Menocchio e la Sbullonata nel paese delle meraviglie.

Ma le info più succose, almeno per me, arrivano dalle parole digitate sui motori che in qualche modo, per caso o no, portano contatti alla Linea.




Pensa te, la Coca Cola! Sulla dieta avevo pochi dubbi e infatti il post era volutamente infarcito di parole note a gugol & Co., tengono botta i Cinesi e Ryanello mio. Molto amato anche l'odio, devo dire.
E beh, maialino grugnino è davvero ammirevole.

Per quanto riguarda invece le visite dall'estero (Italia padrona con 50.000 visite) stiamo a questo:


Sono in pratica tutti Paesi nei quali quest'anno è andata Giovy e quelli sono i suoi clic!
Facciamo giusto salvo il sudafrica con Claudia.

8 maggio 2012

Non ci casco

Ho comprato un nuovo casco, invero un po' da finocchio.
È questo. Si chiama Peace & Love. Ed è... dorato (leggere con inflessione da ciambella alla Homer Simpson).
Non è l'unico accessorio, del quale mi sono dotato ultimamente, che mi sta proiettando agli occhi pubblici - e meno attenti - nell'universo della gaiezza.
Ho un borsello, sì, anche. Ne volevo uno in pelle, ma la donna di casa ha prima messo il veto per poi  regalarmene uno nero, sportivo, ma sempre borsello resta. Non siamo ancora tornati ai drappelli di uomini col borsello degli anni settanta e per portarlo in giro a tracollina ci vuole una discreta personalità.
Poi, vabbè, c'è pure che mi sono messo a cucinare per non perdere di vista l'obiettivo n. 8 della lista 2012 e che ho preso quella mezza scuffia là per Ryan.
Baideuei, tornando al casco, pur avendolo preso a prezzo stracciato da una collega che l'aveva vinto a non so bene che lotteria, ma la cui testa ci sguazzava, ho sganciato della pecunia per averlo e quindi lo devo ammortizzare, o con una caduta - Dio o chi per lui non voglia! - o indossandolo per svariati annetti.
Epperò, epperò c'è un problemino: quando me lo tolgo mi ritrovo la riga di una cucitura tipo impressa a fuoco su tutto l'arco frontale, da tempia a tempia.
Sembra proprio che mi abbiano sottoposto a un'operazione scoperchiandomi il capoccione, modello trapianto di cervello in Gamma. Vi ricordate Gamma? No? Vabbè.
Insomma, immaginatemi in una riunione dove arrivo, magari in giacca e cravatta, con le 64 slide nella USB e la calotta cranica appena rincollata. I partecipanti possono solo sperare che non mi abbiano impiantato il cervello del buon vecchio A.B. Qualcosa.

22 febbraio 2012

Quaresima laica

Farò questa cosa, anche se è un po’ da malati di mente. O magari proprio per quello.
Sgombriamo il campo dalle implicazioni religiose precisando che nulla c’entra il periodo legato al culto cristiano che precede la Pasqua, anche se la sfida prende spunto da una battuta di mia nipote che, un paio d’anni fa di fronte a un dolce offertole nel periodo quaresimale, disse “No, grazie, in quaresima non mangio dolci”.
Mi piacque la cosa per due motivi: primo perché sembrandomi inappropriata per il personaggio che ritengo un tipo piuttosto libero nel pensiero e gaudente nel cibo stimolava la mia curiosità riguardo alle motivazioni, secondo perché mi sembrava, sì di difficile attuazione, ma soprattutto senza senso e il senza senso mi attrae irrimediabilmente.
Così negli ultimi due anni, in quaresima (tempo scelto per comodità, perché abbastanza lungo e lontano da vacanze, feste e compleanni per quanto concerne la mia cerchia), ho raddoppiato cercando di rinunciare ai dolci e pure all’alcol. Perché? Essenzialmente per una sfida con me stesso, per capire se sarei in grado, nel caso se ne dovesse presentare una reale necessità, di rinunciare a qualcosa che mi piace parecchio. Le rinunce all’alcol e ai dolci, seppur di scarso impatto mondiale, hanno di fatto una discreta rilevanza sulla persona perché in 40 gg ci sono centinaia  di momenti nei quali veniamo o potremmo venire in contatto con essi. E non è facile.
Avrei potuto anche scegliere di rinunciare ai film con Ryan Gosling, alle partite della viola (quanto sarei stato meglio!), alla Cucinotta o al tennis, d’accordo, ma qualcosa alla fine andava scelto e io ho puntato sull’alimentazione. Anche per un comodo secondo fine  legato al peso, difficile infatti che finisca per ingrassare a meno che non mi butti sulla pasta a pranzo e a cena.
Epperò c’è un’eccezione fondamentale che riguarda l’educazione, vale a dire che non ci si deve incaponire nella rinuncia quando questa diventa uno sgarbo nei confronti di un ospite, classico caso quando inviti amici a cena e questi portano un dolce: non ti puoi esimere dal gustarne una fetta, per educazione.
C'è una postilla che riguarda i giorni aggiuntivi da scontare a fine quaresima: ogni sgarro vale ulteriori tre giorni di astensione da alcol e dolci in fondo al periodo.
L’episodio più duro del primo anno riguardò una cena in pizzeria dove coraggiosamente ordinai da bere solo acqua. Da quel momento ho deliberato che non bere birra con la pizza è maleducazione.
L’anno scorso, invece, ho avuto in casa per un mese un vasetto di confetti di pinoli acquistati da Romanengo, a Genova, ed è stato un vero supplizio offrirli e non assaggiarli mai fino a Pasqua.

25 gennaio 2012

Le due Antonelle

Io sono contrario ai nomi originali, troppo originali, tipo il mio, insomma.
Possono segnare la vita, specie se verso i tuoi 15 anni va spopolando un telefilm con uno stallone nero che beve solo caffè, e si chiama quasi uguale a te.
Insomma, può dare noia.
Però ha i suoi vantaggi, nessuno che mi chiami per cognome per esempio: per parenti, conoscenti, amici io sono sempre e solo il mio nome di battesimo e non c'è rischio di far confusione.
Ma se ti chiami Carla, Fabio, Antonella, Massimo, Alessandro, Alessandra e mi telefoni una volta l'anno sotto Natale, dimmi come cavolo dovrei fare io a riconoscerti al volo.
- Ciao, sono Carla, come va?
- Uhm, bene... - (Carla chi?)
- E quindi questo Natale...?
E via con discorsi generici e buoni per tutte le occasioni e per tutte le carle del mondo. Fino a che un dettaglio ti rivela la vera identità del chiamante.
- E voi dove lo passate?
- A casa perché i bambini hanno la febbre, Agilulfo 38,2 e Dulcinea quasi 39.
(ah, quella Carla!)
Anche gli SMS, cristosanto, se cambiate scheda (e ce ne sono 3 o 4 che cambiano scheda ogni benedettissimo anno) e mandate un messaggino di "Buon Natale", se avete un nome comune scrivete pure qualcosa che possa identificarvi.
Chessò "Buon Natale a tutti - Rossana, quella zoccola" o "Auguri - Mario, quello pelato col doppiomento" potrebbero già aiutare a capire.
Ma ho divagato, veniamo al titolo.
Due amiche di mia moglie hanno lo stesso nome e quando lei mi parla di una di loro non precisa mai se si tratta dell'Antonella C, o dell'Antonella S. Mai.
Io per un po' ho chiesto (anni) poi mi sono sdato.
E quindi non domando più nulla e vado un po' a intuito, archiviando le info nel file dell'Anto C o dell'Anto S a piacer mio.
- L'Anto ha fatto parapendio domenica. (Ci penso e poi archivio come Anto C)
- L'Anto ha preso la scarlattina. (Uhm... Anto S)
- L'Anto si è sposata. (Anto C)
- L'Anto si è lasciata. (Anto S)
- L'Anto ha avuto la promozione. (Anto C)
- L'Anto ha visto la mostra dei Macchiaioli. (Anto S)
- L'Anto si è messa con il tale. (cestino)
- L'Anto ha cambiato la macchina. (Anto *)
- L'Anto qui. (Anto C)
- L'Anto là. (Anto S)
Alla fine ne ricavo un quadro composito e sicuramente inesatto, dell'Anto C e dell'Anto S, ma almeno non son più lì che chiedo:
- Quale Anto?
Tra le altre cose i miei gusti cinematografici sono simili a quelli dell'Anto S, mentre differiscono piuttosto dall'Anto C.
- L'Anto è stata a vedere Le Idi di Marzo, molto bello, dice.
Capite che così, io non so se andarci o no a vederlo (ok, in questo caso ci vado comunque, c'è Ryanello mio).
- Ottimo, andiamo a vederlo anche noi? C'è Ryan Gosling.
- Chi?
- Quello di Drive.
- Ah ok.


p.s. Le due Antonelle vere, so' meglio di 'ste due della foto!

16 dicembre 2011

Quelli che il blog

Quelli che scrivono dentro nei blog perché ci hanno figli da mantenere, oh yeah!
quelli che è meglio se ci hanno pure un altro lavoro
quelli che di questi non me ne perdo una
quelli che il post è bellissimo, oh yeah!
quelli che in certi momenti vorrebbero essere Robin
quelli che scrivono post brevi per non sporcare
quelli che sono su wordpress ma vogliono migrare su blogspot
quelli che sono su blogspot ma non lo sanno, oh yeah!
quelli che no commento di scambio
quelli che anonimo ha detto
quelli che adottano le parole
quelli che adottano un bimbo a distanza, oh yeah!
quelli che dovrebbero adottare le parole a distanza
quelli che aprono un blog e lo fanno a post
quelli che sono contro il captcha
quelli che sono contro il captcha ma fingono di essere a favore, oh yeah!
quelli che Warhol è un pretesto per celebrare Parola
quelli che i momenti di noia
quelli che la Cina non è vicina, è proprio qui
quelli che lavioli al vapole, oh yeah!
quelli che lo spread del bund della macchina del capo col chewingum®
quelli che questo post mi ha ricordato quando
quelli che l'album più bello di sempre è, oh yeah!
quelli che mille lame, ti dico c'erano mille lame
quelli che la moglie di Crozza
quelli che non sono bono a pubblicare commenti
quelli che guasi guasi è meglio così, oh yeah!
quelli che cazzara santa
quelli che hanno il mare dentro
quelli che viva la figa
quelli che ben gentili, oh yeah!
quelli che come stai? molto beige grazie
quelli che vorrei spezzare una lancia
quelli che ho visto quel filmato kristoddio
quelli che il conte, oh yeah!
quelli che mi ricordo, ma l'hanno letto su wiki
quelli che voi fate come cazzo vi pare
quelli che a Giovy bisogna abbassargli i chilometri se la vogliamo piazzare
quelli che criticate fabbiovolo solo per invidia, oh yeah!
quelli che Ryan Gosling è ritoccato col photoshop
quelli che Chi?
quelli che Quello di Drive
quelli che Ah ok, oh yeah.
quelli che le marchette al mio ego
quelli che maialino grugnino cerca paperina in intimo
quelli che non lascio mai un libro a mezzo
quelli che trovano i libri su un mezzo, pubblico, oh yeah!
quelli che su Scarlett si scrive sempre troppo poco
quelli che grazie dell'info
quelli che l'IBAN mio ce l'hai
quelli che grazie troppo buoni, oh yeah!
quelli che questo blog mi sta uccidendo
quelli che hanno cercato mille volte in gugòl "come inserire link"
quelli che commentano accazzo epperò l'è i' su' bello
quelli che vabbè
ooooooh yeah!
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Io e Enzo - Ho visto Jannacci dal vivo per la prima volta a Sesto Fiorentino nel 1980, ci sono andato con il Biffoli e la sua 126 bianca. Poi l'ho rivisto all'Apollo, al Palazzetto dello sport e al Metastasio di Prato pochi anni fa. Ho diversi suoi dischi tra cui Fotoricordo e Ci vuole orecchio, in vinile, Quando un musicista ride e Come gli aeroplani in CD originali + diverse raccolte di successi. Ho un prezioso VHS con due puntate trasmesse dalla RAI di una trasmissione dal titolo "Ci vuole orecchio" con memorabili improvvisazioni Jannacci/Bennato, Jannacci/Fo e Jannacci/Cochi e Renato.
Ho sentito dalla sua viva voce raccontare di quando si presentò per la prima volta in Rai con Il cane con i capelli.
Uno dei pezzi che più amo? Io e te.


13 dicembre 2011

Friends - La lista

Il telefilm Friends per me è un toccasana. Se sono giù, pesco un episodio a caso, se ce n’è proprio bisogno due, e me lo sparo. L’alternativa è Notting Hill con quel cazzone avariato di Hugh Grant.
Capisco che questa confessione non mi spalancherà le porte per l’olimpo del machismo, ma va bene anche così. D’altra parte potrei lavorare sul mio morale paracadutandomi da tremila metri, o scalando la parete Rupal del Nanga Parbat, ma sono rimedi più complicati, oltre a non essere d’immediata fruizione temporale.
Un episodio a cui siamo particolarmente affezionati (anche mia moglie è della partita) è quello in cui Rachel e Ross (Jennifer Aniston e David Schwimmer) si concedono, come coppia, dei rispettivi tradimenti ipotetici (ep. 305 - La cassetta della posta). In soldoni, entrambi hanno la facoltà di redigere una lista di nomi di personaggi famosi con i quali potrebbero andare a letto con il permesso esplicito del partner.
Ross la fa addirittura plastificare inserendo Uma Thurman, Elizabeth Hurley, Michelle Pfeiffer, Dorothy Hammel e, come quinto nome, Winona Ryder (star locale) al posto di Isabella Rossellini perché, lo consiglia Chandler, la Rossellini è troppo internazionale e non avrebbe la minima speranza d’incontrarla. Ovviamente al termine dell’episodio Isabella, quella vera, si presenta al Central Perk e Ross ha il suo bel daffare per spiegarle che le ha preferito un'altra... e poi...
Siamo seri, chi di noi si sentirebbe di precludere al suo amore di passare una notte, nella improbabilissima ipotesi che questo potesse realizzarsi, con Scarlett Johansson o con George Clooney, a seconda dei casi e dei gusti? Certo non io.
Tutta 'sta menata perché volevo pubblicizzare una mia lista che, per ovvie ragioni, non andrò in tipografia a plastificare, chissà mai passando gli anni cambiassero pure i miei gusti.
Ma è vera la teoria per cui i gusti cambiano ogni sette anni? Nel caso è adesso.
Regole: la lista va compilata con persone tendenzialmente famose, coi vips diciamo, è vietato cacciarci dentro la commessa del negozio di intimo, la farmacista del paese, la vicina di casa o la cognata. Vietato. E no, non ci sono eccezioni. Sì, a me mi potete considerare vips.
La compilazione della lista autorizza la nostra metà a fare altrettanto, le due liste dovranno essere in qualche modo pubbliche e condivise.
La lista purtroppo non è atemporale, potete inserire pure la Marilyn o la Mangano o la Hepburn (K. o A. fate vobis), ma sprecherete soltanto delle possibilità.
Ed ecco la mia, ovvero le cinque donne con cui mia moglie mi consentirebbe di farci robe. Si tratta di un elenco senza una priorità, non è necessaria.

Maria Grazia Cucinotta (è un mio obiettivo storico, mi rendo conto che potreste obiettare, ma c’è tutta una storia personale dietro per cui devo riservarle un posto)
Scarlett Johansson (eh sì, che so’ scemo? Non è che devo per forza fare il bastian contrario pure qui, equivarrebbe a tagliarsi le palle con il mestolo)
Sienna Miller (mi ha stregato la pubblicità di Boss, che devo fa'? Ma lo sapevate che stava per sposarsi con lo sciroccato attore che fa l’amico di Hugh Grant in Notting Hill, ma lui era troppo geloso, dice)
Laura Morante (non c’è niente da spiegare)
Concita de Gregorio (ancor meno).
Aspetto le vostre liste.

p.s. Vabbè, Ryan Gosling non ce lo metto, uffi.

24 novembre 2011

Se sarei gay (*)

È un periodo che a casa capita di parlare di Ryan Gosling.
-    Chi? (mia moglie)
-    Quello di Drive.
-    Ah ok.
Fino a un mese fa vivevo in pace, all'oscuro della sua esistenza. Poi ho visto, per la prima volta, Ryan Gosling.
-    Chi? (mia moglie)
-    Quello di Drive.
-    Ah ok.
Ammetto la mia ignoranza, era in pigiama ed era qui.
Nella sua spettacolare recensione di Drive, Josef K. asserisce "è un attore talmente figo da farmi rimpiangere di non essermi ammalato di omosessualità all'età di undici anni".
Giusto, ma dirò di più, io sono contento di non essere gay perché sarebbe insostenibile la sofferenza per non poter stare con Ryan Gosling.
-    Chi? (mia moglie)
-    Quello di Drive.
-    Ah ok.
Perché, chiaro come la sambuca, che non toccherebbe a me il Ryan lì. Sempre ammesso che il ragazzo possa in qualche modo interessarsi a individui del suo stesso sesso.
Due settimane fa Drive passa in visione al mio paesello e io penso bene di trascinare mia moglie…
-    Chi? (Ryan Gosling)
-    Mia moglie.
-    Ah ok.
… a vedere la pellicola del regista danese Nicolas Winding Refn (altro nome da tenere a mente) e, al di là del film straordinario, ho potuto ammirare il ragazzo in tutto il suo splendore recitativo. Certo anche il ruolo, tenebroso assai, contribuisce non poco alla sua beatificazione immediata.
Ieri mi è capitato di vedere un altro film con Ryan Gosling…
-    Chi? (mia moglie)
-    Quello di Drive.
-    Ah ok.
… e precisamente Crazy Stupid Love, un film d'amore, sull'amore pazzo e stupido, manco a dirlo. Fortunatamente il titolo non è stato tradotto e ha mantenuto quella simil-dignità di default che un titolo straniero, per quanto banale, detiene.
In questo film Ryan Gosling…
-    Chi? (mia moglie)
-    Quello di Drive.
-    Ah ok.
… dà il meglio di sé da un punto di vista estetico, raggiungendo vette che nemmeno il mitico driver, nel suo incedere misterioso e pulp, aveva sfiorato.
Ma lasciamo stare il film, sto parlando SOLO di lui. A un certo punto in una scena il prode è invitato a togliersi la maglietta, rimane a torso nudo e qui la ragazza di turno non crede ai suoi occhi e, giustamente, esclama:
-    Ma sei ritoccato col Photoshop!?!
Sì, non bastava la sua faccia da angelo sporco, c'ha pure una cazzo di tartaruga scolpita, un bel torace largo e non so cos'altro.
Insomma, alla fine dei salmi, penso di essermi un po' innamorato di Ryan Gosling.
-    Chi? (mia moglie)
-    Quello di Drive.
-    Ah ok.

(*) Aut. Min. Conc.
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