Era da un po' di tempo che la risata di Adele gli urtava i nervi.
Non che lei avesse colpa, pensava, forse è tutto nella mia testa.
E dire che l'aveva conquistato con la sua risata.
Lui ci sguazzava a fare il simpatico e lei rideva, rideva di gusto, e gli si conficcava dentro a martellate.
La risata di Adele, in quel tempo antico e sbiadito, aveva una duplice natura supplichevole che andava dallo smetti ti prego al darmene finché puoi.
Adesso lui la temeva quasi, e non s'impegnava certo a stimolarla, se non per verificare con una ulteriore prova se era davvero così cambiata.
Non avrebbe saputo dire cosa o come, ma di certo era cambiata.
Il timbro forse, la densità, il suo modo di aprirsi un corridoio nell'aria, la lunghezza, l'eco, il suo peso... c'era un frammento che ne usciva sempre stonato, la risata di Adele era un cavallo zoppo.
Come non bastasse, si era poi convinto che l'alterazione genetica della risata di Adele fosse la spia di un segreto nuovo da non rivelare, una nuvola di vapore fuori dal loro cielo.
Che diamine, tutti abbiamo dei segreti! Anche lui ne aveva avuti, ne aveva e altri ne avrebbe accatastati.
Tutti abbiamo dei segreti, anche Adele aveva il diritto di chiudere a chiave un cofanetto di cose sue, ma era ingiusto che glielo sbattesse in faccia.
Questo in generale, ancora di più manipolando la chimica di quella risata che li aveva uniti, giusto un milione di anni prima.
Ma forse è tutto nella mia testa.
E sì che avrebbe dovuto chiamare la NASA, convincerli a studiare la modificazione della risata di Adele. Loro avrebbero saputo abbinarci un fenomeno cosmico, magari era legata alla nascita di una nuova stella, alla moltiplicazione dell'universo o a un'invasione aliena imminente.
Ma di lei, della sua vecchia risata, quell'armoniosa perfezione di cui si era innamorato, non esisteva un filmato, non una registrazione.
Gli restava soltanto quella vecchia foto.
Bellissimo post.
RispondiEliminaBen tornata alla tua voglia di scrivere.
Ma grazie.
EliminaVediamo se regge.
Scrivi molto bene, hai bandito le banalità
RispondiEliminaCristiana