21 novembre 2015
Cats vs cucumbers - MythBusters
È dopo aver visto i videi di cats vs cucumber - cercateveli sul tubo ché pare violino il copyright di qualcuno e li ho tolti da qui sotto - che la Linea, forte di una conclamata convivenza felina, si è messa al lavoro alla maniera di Adam Savage e Jamie Hyneman per sfatare il mito del cetriolo terrorizza micio.
Ed ecco il risultato: Lizzy e Penny Vs cucumber (*)
(*) il cucumber è stato appositamente comprato - chi ha voglia di mangiarsi un cetriolo d'inverno? - questa mattina per 38 centesimi di euro.
13 novembre 2015
Il mattino ha loro in bocca
Alcune mattine da noi si registra una fastidiosa reticenza ad alzarzi dal letto da parte di
un soggetto soggettino.
È allora che entrano in azione loro: GLI SVEGLIATORI.
Esistono svegliatori di diverso ordine e grado di efficienza. Le tattiche che adottano sono differenti e vanno alternate nel tempo perché il soggetto sviluppa assuefazione all'uso ripetuto della stessa.
I primi a entrare in campo solitamente sono gli svegliatori sbaciucchioni, ma hanno probabilità di successo vicine allo zero siderale.
Poi, a seconda delle mattine, del tempo a disposizione e del livello apparente di sonno arrivano sul posto le altre squadre.
Ci sono gli svegliatori mordicchioni e gli svegliatori pizzicottosi, ci sono gli svegliatori cheladigranchio e gli svegliatori fusadigatto, ci sono gli svegliatori che stapparellano e quelli temibilissimi che sbrandano.
A volte vengono persino dall'estero: I Despertadores sono capaci di strapparti dalle braccia di Morfeo col solo bellicoso bercio: DESPERTAMOS!
Ricordarsi che gli svegliatori raggiungono la massima efficienza se agiscono in coppia lavorando il soggetto dormiente da ambo i lati.
Gli svegliatori: collezionali tutti!
È allora che entrano in azione loro: GLI SVEGLIATORI.
Esistono svegliatori di diverso ordine e grado di efficienza. Le tattiche che adottano sono differenti e vanno alternate nel tempo perché il soggetto sviluppa assuefazione all'uso ripetuto della stessa.
I primi a entrare in campo solitamente sono gli svegliatori sbaciucchioni, ma hanno probabilità di successo vicine allo zero siderale.
Poi, a seconda delle mattine, del tempo a disposizione e del livello apparente di sonno arrivano sul posto le altre squadre.
Ci sono gli svegliatori mordicchioni e gli svegliatori pizzicottosi, ci sono gli svegliatori cheladigranchio e gli svegliatori fusadigatto, ci sono gli svegliatori che stapparellano e quelli temibilissimi che sbrandano.
A volte vengono persino dall'estero: I Despertadores sono capaci di strapparti dalle braccia di Morfeo col solo bellicoso bercio: DESPERTAMOS!
Ricordarsi che gli svegliatori raggiungono la massima efficienza se agiscono in coppia lavorando il soggetto dormiente da ambo i lati.
Gli svegliatori: collezionali tutti!
11 novembre 2015
Di numeri e di biscotti
In uno di quei riflussi nostalgici che sempre più spesso ultimamente mi si presentano è
andata che ho comprato dei Pavesini che mi sto sparando, pacchetto dopo pacchetto, a
colazione.
Ma voi, se foste stati il signor Pavesi, quanti diamine di biscotti avreste messo per ogni singola confezione?
Questo mi chiedevo ieri mattina in scooter mentre venivo in ufficio.
In realtà mi ero posto la questione a metà colazione, ma avendo già pappato alcuni e imprecisati pavesini mi era impossibile ricavare il numero iniziale, anche perché la confezione, giustamente anni '70 e priva di ogni e qualsivoglia malfunzionante apertura facilitata, va completamente dilaniata per accedere ai biscotti e non presentava uno spazio vuoto stimabile in numero di pavesini mangiati da sommare a quelli restanti per ottenere un totale.
Insomma a occhio potevano sembrare una decina ecco, o forse otto. O magari dodici.
In effetti erano le tre ipotesi più probabili anche se per questione di rotondità tendevo a pensare al 10. 10 frollini per confezione, e magari 10 confezioni per scatola. La vuoi meglio?
[n.p.g.(*) ogni scatola classica contiene 8 confezioni]
Invece cosa t'inventa il signor Pavesi? In ogni pacchettino ce ne stipa 11. Undici!
Ok, li state contando... vi lascio qualche secondo...
...
Fatto?
Sì, lo so, non ha senso, eppure è così.
La mia incredulità è stata avallata poi in famiglia, quando ho posto la questione tipo fagioli di Raffaella, e nessuno s'è sognato di dire 11.
Undici per otto ottantotto e via andare con una serie di multipli irragionevoli per un addetto alle statistiche di produzione e vendita.
Alla fine, e mi era venuto il sospetto, il conto pari l'hanno fatto con il peso, una confezione di 11 biscotti pesa infatti 25 grammi e questo spiega - quasi - tutto.
Sì perché, a quel punto, un frollino pesa 2,27 periodico, ma dico, non era più semplice farlo di 2,5 grammi?
(*) - n.p.g. nota post gugolata
Ma voi, se foste stati il signor Pavesi, quanti diamine di biscotti avreste messo per ogni singola confezione?
Questo mi chiedevo ieri mattina in scooter mentre venivo in ufficio.
In realtà mi ero posto la questione a metà colazione, ma avendo già pappato alcuni e imprecisati pavesini mi era impossibile ricavare il numero iniziale, anche perché la confezione, giustamente anni '70 e priva di ogni e qualsivoglia malfunzionante apertura facilitata, va completamente dilaniata per accedere ai biscotti e non presentava uno spazio vuoto stimabile in numero di pavesini mangiati da sommare a quelli restanti per ottenere un totale.
Insomma a occhio potevano sembrare una decina ecco, o forse otto. O magari dodici.
In effetti erano le tre ipotesi più probabili anche se per questione di rotondità tendevo a pensare al 10. 10 frollini per confezione, e magari 10 confezioni per scatola. La vuoi meglio?
[n.p.g.(*) ogni scatola classica contiene 8 confezioni]
Invece cosa t'inventa il signor Pavesi? In ogni pacchettino ce ne stipa 11. Undici!
Ok, li state contando... vi lascio qualche secondo...
...
Fatto?
Sì, lo so, non ha senso, eppure è così.
La mia incredulità è stata avallata poi in famiglia, quando ho posto la questione tipo fagioli di Raffaella, e nessuno s'è sognato di dire 11.
Undici per otto ottantotto e via andare con una serie di multipli irragionevoli per un addetto alle statistiche di produzione e vendita.
Alla fine, e mi era venuto il sospetto, il conto pari l'hanno fatto con il peso, una confezione di 11 biscotti pesa infatti 25 grammi e questo spiega - quasi - tutto.
Sì perché, a quel punto, un frollino pesa 2,27 periodico, ma dico, non era più semplice farlo di 2,5 grammi?
(*) - n.p.g. nota post gugolata
9 novembre 2015
SA-LU-TA-TE-LA-CA-PO-LI-STA
Domani viene il Papa a Firenze.
Viene allo stadio a dire messa e viene anche a salutare la capolista, bene.
Firenze è in fermento.
La città prepapale è punteggiata da pile di transenne color pontificio atte a mettere in sicurezza le scorribande della papamobile e pronte ad essere dispiegate lungo il percorso.
Domani viene il Papa e la mobilità ne risentirà, sembra di essere tornati ai tempi dei mondiali di ciclismo quando per Nibali & Co si mobilitò l'intera popolazione.
Pure l'asfalto nuovo per i corridori, per il papa no, solo le transenne, però personalizzate.
Domani viene il Papa e mi dispiace un po' che mia mamma non possa andare a vederlo, lei che di papi è un'intenditrice mica da ridere, lei che di papi c'ha una cassapanca piena di ritagli di giornale.
Domani viene il Papa e non so bene nemmeno come fare per arrivare in ufficio, magari farò l'ultimo tratto a piedi, lungo l'Arno, non sarà una brutta cosa.
Domani viene il Papa e speriamo anche il Persichetti.
Viene allo stadio a dire messa e viene anche a salutare la capolista, bene.
Firenze è in fermento.
La città prepapale è punteggiata da pile di transenne color pontificio atte a mettere in sicurezza le scorribande della papamobile e pronte ad essere dispiegate lungo il percorso.
Domani viene il Papa e la mobilità ne risentirà, sembra di essere tornati ai tempi dei mondiali di ciclismo quando per Nibali & Co si mobilitò l'intera popolazione.
Pure l'asfalto nuovo per i corridori, per il papa no, solo le transenne, però personalizzate.
Domani viene il Papa e mi dispiace un po' che mia mamma non possa andare a vederlo, lei che di papi è un'intenditrice mica da ridere, lei che di papi c'ha una cassapanca piena di ritagli di giornale.
Domani viene il Papa e non so bene nemmeno come fare per arrivare in ufficio, magari farò l'ultimo tratto a piedi, lungo l'Arno, non sarà una brutta cosa.
Domani viene il Papa e speriamo anche il Persichetti.
30 ottobre 2015
Del diario vissuto di Giovanna (12)
Un giorno dei più belli della mia vita oggi - 19 marzo 1954 - giorno di San Giuseppe.
Forse mi domanderete perché un giorno dei più belli e adesso ve lo scriverò.
La giornata non era tanto bella perché mancava il sole, ma per me era piena di sole. Stamani quando sono partita da casa mia erano le nove circa ed ero sola, sola, per la strada che mi conduceva verso la felicità.
Arrivata alla casa dei sogni dove a vissuto e vive tutt'ora il mio amore insieme coi suoi famigliari (domani anche con me), arrivata lassù benché sia un po' distante, ero felice, ero vicina a l'uomo che amo e mi sembrerà anche più bella anche la vita.
Oggi per me è stato un giorno di sposa, di moglie e di massaia.
Mi aggiravo intorno alla casa un po' confusa ma tanto contenta però non io sola contenta, anche te Neno tu eri contento quanto me vero amore, lo visto dai tuoi sguardi dolci e belli.
Neno io sono stata un giorno in casa tua. Ma Neno un giorno sarà per sempre ed all'ora sarà la nostra casa.
Poi tu mi ai portato in camera tua dove tutte le notti dormi e sogni i sogni più belli.
Poi mi ai preso per il braccio e mi ai detto "Gianna guarda quale ti piace di più per far la nostra camera?" ed io ò sorriso ed ò detto, mi piacciono tutte e due però questa mi piace un pochino di più, quella dove ci dorme tua sorella.
Poi mi portasti in salotto e mi dicesti "Guarda Gianna qui proprio qui alla finestra facciamo un ricordo nostro" e scrivemmo i nostri nomi, anche se venisse rimbiancata noi li ricorderemo.
Insomma per me è stato un giorno di felicità completa, anche del tuo babbo che pareva contento di me.
Poi mi dicesti "Ai visto come ti guardavo quando facevi le faccende, con tanta contentezza e felicità di aver trovato te Gianna eri tanto bella e facevi la seria".
Io Neno facevo la seria? Se il mio cuore rideva dalla pazza gioia, mi pareva di esser già la sposa della tua casa, ma presto lo sarò davvero.
Io penso sempre a queste frasi: "Il Si che ti dirò davanti al sacerdote, sarà la più bella delle sette note".
__________________________________
- Quaderno del diario vissuto di Giovanna
- Anema e Core
- Dove si va signorine?
- Qui vedi dove dormo e ti sogno
- Se un giorno mi avverasse
- Mi bacia sulla bocca e baci e baci
- Quando non c'è la partita di calcio manca tutto
- Perché l'amore sarà al centro di tutto
- Qui intrecciammo la lilla
- Montaccino si chiamava il posto dove tu stavi
- E allora forse ci parrà di sognare ancora
- Il nome non te lo scrivo intanto tu lo sai di già
Forse mi domanderete perché un giorno dei più belli e adesso ve lo scriverò.
La giornata non era tanto bella perché mancava il sole, ma per me era piena di sole. Stamani quando sono partita da casa mia erano le nove circa ed ero sola, sola, per la strada che mi conduceva verso la felicità.
Arrivata alla casa dei sogni dove a vissuto e vive tutt'ora il mio amore insieme coi suoi famigliari (domani anche con me), arrivata lassù benché sia un po' distante, ero felice, ero vicina a l'uomo che amo e mi sembrerà anche più bella anche la vita.
Oggi per me è stato un giorno di sposa, di moglie e di massaia.
Mi aggiravo intorno alla casa un po' confusa ma tanto contenta però non io sola contenta, anche te Neno tu eri contento quanto me vero amore, lo visto dai tuoi sguardi dolci e belli.
Neno io sono stata un giorno in casa tua. Ma Neno un giorno sarà per sempre ed all'ora sarà la nostra casa.
Poi tu mi ai portato in camera tua dove tutte le notti dormi e sogni i sogni più belli.
Poi mi ai preso per il braccio e mi ai detto "Gianna guarda quale ti piace di più per far la nostra camera?" ed io ò sorriso ed ò detto, mi piacciono tutte e due però questa mi piace un pochino di più, quella dove ci dorme tua sorella.
Poi mi portasti in salotto e mi dicesti "Guarda Gianna qui proprio qui alla finestra facciamo un ricordo nostro" e scrivemmo i nostri nomi, anche se venisse rimbiancata noi li ricorderemo.
Insomma per me è stato un giorno di felicità completa, anche del tuo babbo che pareva contento di me.
Poi mi dicesti "Ai visto come ti guardavo quando facevi le faccende, con tanta contentezza e felicità di aver trovato te Gianna eri tanto bella e facevi la seria".
Io Neno facevo la seria? Se il mio cuore rideva dalla pazza gioia, mi pareva di esser già la sposa della tua casa, ma presto lo sarò davvero.
Io penso sempre a queste frasi: "Il Si che ti dirò davanti al sacerdote, sarà la più bella delle sette note".
__________________________________
- Quaderno del diario vissuto di Giovanna
- Anema e Core
- Dove si va signorine?
- Qui vedi dove dormo e ti sogno
- Se un giorno mi avverasse
- Mi bacia sulla bocca e baci e baci
- Quando non c'è la partita di calcio manca tutto
- Perché l'amore sarà al centro di tutto
- Qui intrecciammo la lilla
- Montaccino si chiamava il posto dove tu stavi
- E allora forse ci parrà di sognare ancora
- Il nome non te lo scrivo intanto tu lo sai di già
17 ottobre 2015
Un sabato qualunque un sabato italiano
Alle sei mi sveglia la Lizzy la gatta pelosa che salendo sul comodino nazzica con la sveglia fino a farne illuminare lo schermo e menala e cacciala alle sette eccoti dolcemetà nella sua mise da corsa stile la Jennifer quel che è ne Il lato positivo che mi chiede se vado con lei e allora mi alzo che tanto riprender sonno era un'impresa e si esce con la bruma e si cammina e un po' si corre e si chiacchiera che è un bel momento per sfogarsi e aggiornarsi sulle cose scuola lavoro famiglia poi a casa colazione e sgarro a base di TuSaiCosa poi via con un cambio armadio a tempo di record tipo un'ora non di più grazie alla tipa giapponese e al cazzo di riordino e grazie a chi l'ha letto e a chi me l'ha raccontato è presto fatto per me può pure nevicare poi mi spoglio e mi peso 82,2 ma tanto lo so che in questi mesi preletargici non cali di un etto se pure stai a dieta e poi aspetto il parametro della bilancia che mi dà la fat percentual ma il 26,2 è esso stesso peggiorativo mah sono pronto poi una doccettina apro le ante scorrevoli e mi complimento con me stesso per la centoventisettesima volta per la riparazione fatta al sistema di scorrimento a cuscinetti mi lavo apro le ante e fanno centoventotto e poi mi ripeso non si sa mai in doccia un po' di pipì e non ditemi che non fate pipì in doccia un po' di pipì magari grassa mi faccia non dico calare il peso ma almeno la fat percentual e invece nulla poi mi metto un paio di pantaloni improbabili sbucati fuori non so come da una gruccia nel cambio armadio piglio gli insulti di dolcemetà ma decido di affrontare il pubblico così combinato e vado in paese a spendere 17 euri di medicine per la mamma e 137 euri centotrentasette per quattro borsoni di spesa tra noi e mamma che sono una bella cifra che mah è meglio se controllo lo scontrino e poi siamo pronti per un pranzo a base di tortelli di zucca e pane fresco con burro e acciuga e di virgole ancora non se ne parla anche se il peggio sembra essere passato
15 ottobre 2015
La vita di pin

Quindi mi aspetto che - da morto, ché prima mi sa è difficile - dio, o chi per lui, mi riceva davanti a un banchino, una sorta di postazione, e che, con non so quale artefizio mediatico, mi faccia rivedere/riascoltare e mi spieghi i passaggi della mia esistenza che mi ero appuntato.
Faccio un esempio, quel fiorellino sotto la tazza della colazione alla Pensione Miraggio di Rimini... chi ce l'ha messo? Non lo saprò in questa vita, ma dopo ci conto.
E quel cellulare, prima della cresima di figlio uno, ma chi l'aveva poi rubato?
E quella volta in campeggio, chi mi scambiò il sale con lo zucchero, o fu davvero solo colpa mia?
E con queste, altre mille curiosità irrisolte, ma proprio anche piccole e dimenticabili in vita, altrimenti a cosa servirebbero i pin mentali che metto?
Quando mi capita, basta un pensiero e dio, o chi per lui sta al banco dei pin, già sa quello che deve fare.
Anche dolcemetà c'ha una bella curiosità da soddisfare, ma siccome lei non l'ha aperto il canale preferenziale del pin, me la sono appuntata io per lei, lei che vorrebbe avere tutte le foto in cui è entrata per caso.
Dai, capo, ce la possiamo fare.
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