9 aprile 2019

L'eterna lotta tra l'anziano e il salvatempo


Ormai è una guerra di strategia, spietata, continua. Una battaglia psicologica fine.
Con nessuno che abbia voglia di tirarsi indietro: né l'anziano che non anela tornare a farsi tiranneggiare dalle cassiere, né tantomeno l'algoritmo che governa il salvatempo che è nato proprio per grandefratellare l'anziano o il ladruncolo matricolato.
L'anziano ha sviluppato una sopraffina tecnica d'approvvigionamento settimanale, riempie tre borsoni tre con un puzzle perfetto degli articoli derivante dalla pluriennale esperienza sui banchi del tetris.
Capite bene che arrivare alla cassa e doversi sciroppare una rilettura può risultare devastante.
Il fatto è che l'anziano, in quanto tale, è soggetto a sbagliare. Magari va a fare una spesetta di 10 articoli e se ne scorda uno. È la fine.
Viene marchiato peggio di una vacca in Texas, pure se non ha battuto una scatoletta del gatto da 35 centesimi. E poi son riletture, una ok. Due ok.
Alla terza, quando la purificazione sta per compiersi, durante una spesa da 150 euri, l'anziano manca clamorosamente 2 euro e 20 di zucchine e precipita di nuovo nell'abisso.
Probabilmente non si riprenderà più e dovrà tornare a farsela con le cassiere, anche se quella con gli occhi da cerbiatta è da mo' che l'hanno trasferita.

1 commento:

  1. Che figata questo salvatempo lo vorrei anche da me, certo incapperei più volte nelle riletture sia per iella che per le mie distrazioni ma tanto anche ora ogni due per tre incappo in una cassa lenta.
    P.s. inoltre alle casse niente maschi con gli occhi da cerbiatti tutte donne ...

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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