18 settembre 2014

Sull'apostrofo di "qual è"

Sono francamente un po' disturbato dalle crociate che puntualmente partono all'assalto della Gerusalemme di tutti gli apostrofi: quello del qual'è, che poi non c'è.
Li vedi che si ergono a cruschici tenutari della grammatica itagliana e capace che non sanno manco inchiodare un congiuntivo sulla croce sua.
Ora, da ex-correttore di bozze, lo imparo lo prendo per dogma e via andare non lo sbaglio più. Ma da normale cittadino, ex-scolaro fruitore di una garbata istruzione statale e all'occorrenza scrivano, se c'è un errore (calmi, state calmi, possiamo rimanere tutti d'accordo che resta un errore - non starò qui a citarvi le affascinanti tesi di chi lo reputa corretto, che comunque fioriscono) che mi va di giustificare è proprio l'apostrofo del qual'è.
Non siamo di fronte a uno/una dove il genere femminile offre la sponda per una motivazione rispettabile, riconoscibile e comprensibile anche dal bambino di seconda elementare.
Ma anche senza infilarsi nell'antro bigio di troncamento o elisione, qual è è qual è, non ce l'ha una classificazione di genere a fare da spartiacque, e allora?
Non lo si può interpretare come un banale "quale è" che perde la sua "e" e che quindi fa la lacrimuccia?
No? E perché mai?
Ma la discussione primaria sulla necessità dell'apostrofo o meno scivola in secondo piano quando i toni inopinatamente si alzano per una questione, in fin dei conti, di scarsa rilevanza linguistica; come se dal corretto uso di un apostrofo (quello!) dipendesse la qualità dello scritto, della narrativa o anche solo delle slide d'una presentazione.

10 commenti:

  1. Con me sfondi una lancia aperta, sono contraria all'accanimento terapeutico sulle virgole, sugli apostrofi e perfino sulle virgolette.

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  2. se tutti sapessero mettere virgole e apostrofi al posto giusto non esisterebbero i correttori di bozze!

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  3. Io se scrivo col telefonino non metto apostrofi e accenti troppa fatica fare scorrere le lettere e i simboli il t9 va a cazzo suo. Una volta scherzando ti avevo offerto di diventare il mio correttore di bozze se ricordo bene...azz lo sei stato davvero!

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    1. d'accordissimo, sul telefonino io scrivo sempre "ce" è lui che non è in grado di capire che è un "c'è" .

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    2. dai hombre tranqui per l'apostrofo ma ce al posto di c'è fa cagare.

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  4. Stravizio quello di spulciare il dito che indica la luna. Una mia amica, alla quale sottoposi un racconto, ebbe a ridire perché su un "E' accaduto" avevo usato l'apostrofo al posto dell'esatta È fornita dai caratteri speciali di open office...

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  5. Un post davvero geniale. Qual'è il motivo per cui chi scrive male gli accenti dovrebbe automaticamente scrivere delle fesserie? E soprattutto, qual è la ragione per cui dovrebbe essere viceversa?!

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    1. Sarei curioso di conoscere anch'io le risposte!

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    2. Non c'è equivalenza, ma non è nemmeno razionale l'arroccarsi in difesa di un errore. Uno prende atto e si corregge, credo che funzioni così in tutte le cose.
      @franco battaglia: anche il tastierino numerico permette di ottenere i caratteri speciali.

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  6. Io da quando ho sposato lo straniero e uso i suoi portatili, non c'ho un accento che e' uno. Solo apostrofi. Manco piu' gli umlaut e le scharfes s.
    Mi sono sempre ripromessa di capire come si fa, a cercarli sulla tastiera, ma adesso, dopo anni, ho trovato una soluzione migliore.
    Ho smesso di fare la correttrice di bozze ed ho iniziato a cucire.

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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