9 giugno 2013

C'hai centolire?

Centolire era una donna, o almeno lo era stata.
Una sorta di Patti Smith a vederla, solo più sporca e meno carica.
Viaggiava con addosso uno spolverino nero, sembrava scivolare piuttosto che camminare, tipo come se pattinasse, se sfruttasse delle rotaie, non staccava i piedi dal suolo. T'arrivava alle spalle che non la sentivi, si materializzava lì come avesse viaggiato attraverso la storia, imbucandosi in varchi temporali abbandonati e angusti, su vagoni di terza classe.
Due cose ti poteva dire, "Che... c'hai centolire?" se non ti conosceva, se era la prima volta che ti vedeva o se eri uno di passaggio nel paese, oppure "C'hai centolire?" saltando ogni preambolo di cortesia introduttiva, se già t'aveva impattato. Strascicava la ci dolce un po' come strascicava i piedi, blanda e svogliata.
Gravitava attorno all'Autogrill, com'era logico, l'unico ambiente che mostrava surrogati di pulsioni di vita in un irragionevole raggio spaziale.
Ci rimanemmo tutti come dei bischeri quando fu trovata una mattina all'alba che usciva dai bagni pubblici dell'autogrill dove aveva passato la notte insieme a Foffo, una vecchia conoscenza, un entraesci dal manicomio, un'altra esistenza di margine.
Non era facile immaginarli insieme, pensarli che si accarezzavano o che si accoppiavano con la furia degli animali. Non era facile immaginare il momento del loro incontro, non era facile immaginare parole che potessero essere state proferite dall'uno o dall'altra.
Era facile solo immaginare il perché, come c'insegnava Patti proprio in quegli anni.
Because the night belongs to lovers.

11 commenti:

  1. L'amore è cieco caro lei.
    Bel bozzetto, ne avrei voluto di più.

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  2. mentre ti leggevo ho pensato a due canzoni

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    1. Ci dici quali?
      Provo a indovinare? Mamma mia dammi cento lire e... boh...

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    2. Ma va che io so troppo giovane per conoscere quella! ;)
      Pensavo a Sally di vasco e a Bocca di rosa del maestro

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  3. potrei rovinare queste romantiche righe con un mio commento sull'amore a pagamento ma non lo farò (il commento).

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  4. Due così c'erano anche al mio paese, pure peggio, e il problema era che continuavano a sfornare figli, credo abbiano sterilizzato lei.

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  5. Personaggi del genere sono stati una parte della storia anche del mio paese:
    c'era il mitico e tormentato Raniero (riposi in pace) che un giorno rubò il furgone del latte nel negozio sotto casa per scappare a Bologna a vedere il concerto di Patti Smith!

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  6. Anche nella mia città c'era una figura analoga a Centolire, però era un uomo, con la barba lunga e un vocione cavernoso, e la sua richiesta cantilenante e continua era: 'C'HAI DEGLI SPICCI??'.

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  7. É più difficile trovate calore umano che soldi, soprattutto per certe persone scansate come la peste dai più.

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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