4 agosto 2015

La tribù dei Cefaloni

Ovvero 10 cose da sapere se andate a Κεφαλονιά

(e sullo sfondo Itaca)
  • Cefalonia è in Grecia e fate conto che vige la grecitudine (*). Non è facile da spiegare la grecitudine, ma proviamoci. Per prima cosa il ritmo è rallentato, la gente non si affanna diciamo, si sorride spesso e volentieri anche per cose che vanno meno bene. La grecitudine è una scarpa in mezzo a una strada che dopo una settimana è ancora lì, la grecitudine è un caffè che per berlo ci devi mettere un'ora altrimenti prendi un'altra cosa. La grecitudine è il parcheggio selvaggio ma inconsapevole. La grecitudine è che tutto può succedere ma dopo tre giorni che sei lì lo sai anche tu e va bene così. La grecitudine è svoltare a destra senza freccia ma segnalando semplicemente con la preventiva invasione della corsia opposta, e va bene così. La grecitudine è la gioia di stare a tavola fino a mezzanotte ad aspettare un conto che non arriva e a rimpinzarsi invece di cocomero e dolci offerti a profusione;
  • Lo spettacolo di Itaca dalla collina che sovrasta Antisamos (dove sorge il monastero della Madonna di Agrilia) ti fa sentire davvero il signor Nessuno di ritorno da Troia. Fai un respirone e ti viene voglia di andare a prendere i Proci a calcinculo;
  • Cefalonia ha una trentina di spiagge tutte meritevoli e dalle caratteristiche più diverse, tra queste almeno dieci sono di straordinaria bellezza;
  • Le spiagge più affini al paradiso forse non sono le più note, ma toccherà a voi scoprirle, non è che dobbiamo scrivere tutto qui, teniamole ancora un po' per noi (in pvt volendo sì);
  • Se c'è una strada a Cefalonia considerate che è franata, sta franando oppure franerà;
  • A Cefalonia puoi parlare a una capra pure se non sei Saba;
  • Se hai culo culo ti puoi trovare a fare un bagno bagno con una caretta caretta che ti nuota accanto accanto;
  • La storia della brigata Acqui andrebbe un po' saputa anche senza scomodare Corelli e il suo mandolino scordato;
  • Il Retzina, i dolcetti canditi, il caffè greco, l'ouzo... diciamocelo, non son proprio questa delizia, ma se ti lasci permeare dalla grecitudine ne potrai apprezzare il gusto vero;
  • La sicurezza è l'unico vero neo da me riscontrato. Cioè, Cefaloniti che non siete altro, non si possono vedere i lampioni fissati con dei bulloni che sporgono rugginosi di 20 cm, per di più sul marciapiede. Non più. Per quest'aspetto l'isola ricorda molto l'Italia anni settanta, quella delle note mail che periodicamente girano e in cui ci chiediamo come abbiamo fatto a cavarcela.
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(*) La Grecitudine è rigorosamente intonata sulle note de La Solitudine di Laura Pausini.

3 commenti:

  1. Ma io non sono mai stata in Grecia!
    Ora sento un gran senso di grecitudine incolmabile.

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  2. quest'anno vado a Kos.... questa cosa della grecitudine mi sarà utile :D

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    Risposte
    1. Puoi dirlo forte. O anche piano. O non dirlo proprio.
      (Sono ancora pervaso)

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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