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10 agosto 2011

Odore di chiuso

La brutta fama in campo dietetico salutista della Nutella nonché il suo presentarsi irresistibile, a merenda sì, ma anche a fine pasto, o a colazione o la notte alle tre o, più semplicemente, ogni qual volta la vedi o ti viene in mente, ha fatto sì che durante una vacanza con mio nipote e mio figlio le trovassimo un appropriato nomignolo. Da allora, precisamente dall’estate del duemila a Palau, per noi la Nutella è “Tu sai cosa”. L’innominabile, il Voldemort dello stare in forma.
Quando abbiamo scoperto che la nostra golosità era fuori controllo anche nelle pietanze salate che immancabilmente guarnivamo con fiotti generosi di maionese, ecco che nasce l'appellativo anche per la maio “La cugina salata di Tu sai cosa”.
Ecco, in ODORE DI CHIUSO, un libro del pisano Marco Malvaldi, gradevole e magistralmente leggero oltreché permeato di ironia fine, a un certo punto si parla di maionese, pardon, della cugina salata di Tu sai cosa, ed è un bell’argomentare.
Un romanzo tutt’altro che Pellegrino.
Voto: 3 Carver (*)

31 luglio 2011

Scelte caLibrate


Da quando sono uscito dal giro del fantacalcio che conta e non ho più occasione di partecipare alla serata dell'asta che - come dice il buon Claudio Liuni - è meglio di una serata di sesso, il momento più intrigante dell'anno connesso al mio tempo libero è il passaggio in biblioteca, subito prima delle ferie estive, alla ricerca dei libri da portarmi in vacanza.
È stato stamani, un'ora tranquilla trascorsa da solo, in un carnevale di libri.
Sono entrato con una lista di 4 titoli e sono uscito con 6 volumi. Diversi.
In verità ne ho cercato uno, Rosa di fuoco di Emilio Marrese, ma non trovandolo ho perso fiducia nel mio elenco e mi sono mosso in anarchia, accartocciando il post-it con i propositi.
Mi sono lasciato guidare dall'istinto, dalla disposizione e dalle costole dei libri, ne ho presi in mano a decine, ne ho letto gli incipit e alla fine ho scelto i miei 6.
Solo 6, perché di più, per venti giorni di lettura, seppure in ferie, sarebbe stato presuntuoso.
Ecco dunque i prescelti, con tanto di motivazione.
Lotta di classe di Ascanio Celestini - Un bell'incipit "Quando il dottore ha aperto mia madre, non ha trovato l'esofago" e la stima nell'autore, insieme all'apprezzamento per il film La pecora nera, non mi hanno creato indugio.
Interrogative Mood di Padgett Powell - Un "Romanzo?" in cui il punto interrogativo la fa da padrone, con un lancio di Jonathan Safran Foer in copertina. Leggo il primo paragrafo: 14 domande, lo prendo.
La briscola in cinque di Marco Malvaldi - Semplicemente per proseguire nella lettura di quest'autore, scoperto da poco e nient'affatto male.
Racconti con figure di Antonio Tabucchi - Perché già l'avevo preso in considerazione in libreria diverse volte senza mai chiudere l'affare. E poi con Tabucchi viene in mente Pereira e Mastroianni, come si fa a lasciarlo lì?
Burned Children of America di autori vari - Intanto la copertina, e poi una sequela di giovani scrittori statunitensi lanciatissimi. Inoltre son racconti, l'ideale per la spiaggia.
Pastorale Americana di Philip Roth - Ok, questo già so che non lo leggerò, questo l'ho preso solo per impressionare il bibliotecario, per fare bella figura.
E adesso aspetto le ferie, e intanto penso con quale iniziare.
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