8 aprile 2016

Io nei film

Il giochino nasce su Pensieri Cannibali, e precisamente qui. Io non so davvero se la mia personalità possa riflettersi nelle sfaccettature sotto elencate o se solo vorrei averle o magari esorcizzarle, inoltre, la mia cultura in fatto di film in confronto a quella di Cannibal Kid è una caccola, e quindi rischio di essere fatalmente banale, ma scavare fuori tutta 'sta roba è stato alla fine divertente - e mi ci è voluta una settimana! - quindi ora ve la beccate!
E voi come mi vedete? Cinematograficamente parlando, dico.
Sarebbe interessante conoscere l'area NASCOSTA della mia finestra di Johari riguardo al me nei film.

Intanto Gaetano di Ricomincio da tre, non foss'anche perché avevo i miei bei riccioloni e mi ci chiamavano Troisi, poi perché proprio non ce la faccio a pigliare per buone le cose che ti vendono. È nella mia natura mettere in discussione un po' tutto, soprattutto ciò che viene dato per scontato.

Gianna: Comunque quel film devo dire che era tremendo, a me mi ha veramente... impaurito. Ma senti, se a te ti torturassero come a quello del film, avresti parlato?
Gaetano: Pe' carità! A me non c'era nemmeno bisogno che mi torturavano: a me bastava che mi dicevano sulamente... per esempio...: "Guarda che se non parli... forse... ti torturiamo", immediatamente parlavo, scrivevo, cioè se non capevano facevo 'nu disegno...
Gianna: Eh, ma allora sei peggio di Giuda!
Gaetano: No, che c'entra? È proprio che io, per esempio il dolore fisico nunn 'o supporto proprio. È 'na cosa ca... e po' che c'entra cioè Giuda? Mo' tutte quante: "Giuda traditore", "Giuda traditore". Cioè s'hanna conoscere primma 'e fatte, eh? Giuda avrà avuto una ragione per fare 'na cosa del genere, no?
Gianna: Eh no! Per soldi.
Gaetano: Eh, per soldi, e non è una ragione, scusa? Basta che 'o facevano nascere ricco e già s'evitava tutta st'ammuina, sta cosa... l'uccisione, 'o tradimento e poi lasciamm sta', cioè pecché... quanno uno non conosce 'a gente nun me piace 'e giudica', capito? Pecché miette... sa' tu hai bisogno proprie... A un certo punto, 'sti trenta denare, quante putevano essere, mettiamo due, trecentomila lire, quattrocento, nunn' 'o saccio però chillo avrà miso apposto e cose soje. Miette ca ieva a casa e 'a mugliera ogni vota: «Giuda, tu devi andare a lavorare. Giuda, 'o padrone 'e casa, 'a luce, l'acqua», per dire, «'o telefono». A un certo punto, chillo tutte 'ste cose... «Tu non porti cchiù 'e sorde a casa!», «Tu non porti cchiù 'e sorde a casa!», s'ha visto 'e trenta denari in mano e ha detto: "Ma che me ne 'mporta!"

Poi Truman Burbank di The Truman Show perché nella mia narcisa presunzione adolescenziale avevo sviluppato una teoria che si chiamava la teoria degli attori - ho amici che potrebbero testimoniare - e io ero il Truman della situazione. E la questione stava proprio in quel modo, e Peter Weir mi ha fregato l'idea.

Truman: Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!








Mi vedo anche nel Saverio/Benigni di Non ci resta che piangere. Sì, direi che sono tenace e che se mi metto in testa una cosa è difficile smontarmi. Poi sono ottimista, proprio come Saverio, anche in una situazione che può sembrare - o è - difficile, m'ingegno a trovare uno stimolo per viverla al meglio o, alle brutte, per trarne dei benefici.
E poi, vabbè, per tutte le volte che altri Marii si sono presi il merito per le cose mie.

Saverio: Parisina, mi è venuta un'idea, forse, per liberare Vitellozzo.
Parisina: Grazie Mario!
Saverio: No! Che grazie Mario! Dicevo, stanotte, a ME è venuta un'idea, forse, per liberare Vitellozzo!
Parisina: Grazie Mario!


E sono Ben Stiller ne I sogni segreti di Walter Mitty.
Walter Mitty è un grigio impiegato della rivista Life che lavora nell'archivio dei negativi da molti anni, con una madre anziana e una sorella aspirante attrice a cui badare; Walter tuttavia è anche un moderno sognatore: senza mai uscire dalla propria città, compie regolarmente dei viaggi mentali lontano dalla sua noiosa esistenza, entrando in un mondo di fantasie caratterizzate da grande eroismo, appassionate relazioni amorose e costanti trionfi contro il pericolo (da wiki).
Insomma sono un sognatore dai piedi per terra ®. Che non si può? Io può.

Cheryl - Quella canzone, Major Tom, prima quando il barbetta stava... quel tipo non sa nemmeno quello che dice. Quella canzone parla di coraggio e di sfidare l'ignoto. É una canzone mitica.
...
Cheryl - Questa è dedicata a Walter Mitty. Lui sa perchè: [canta la canzone Space Oddity di David Bowie] Ground Control to Major Tom. Ground Control to Major Tom. Take your protein pills and put your helmet on... Ten... Ground Control to Major Tom... Seven... Six... Commencing countdown, engines on... Two... Check ignition and may God's love be with you... 

A volte sono anche un po' il Danny Zuko di Grease (ti piaceresse!), un po' guappo un po' guascone, ma sotto sotto un tenerone (*).

Oh Sandy, baby, someday
When high school is done
Somehow, someway
Our two worlds will be one








E dello Steve Carell di 40 anni vergine ne vogliamo parlare?
Perchè fondamentalmente sono un imbranato e uno che è approdato alle varie fasi della vita sempre con fisiologico e pluriennale ritardo.
E perché, a ben guardare, io sono vergine dentro. Anche a 54 anni, caro il mio Andy Stitzer.

- Hai quarant'anni.
- Oggi è come averne venti!










Mi rivedo anche nel dentista di Una notte da leoni, Stuart/Ed Helmes. Infatti può capitare che io sia indolente e che abbia bisogno di essere convinto e un po' trascinato nelle cose ma poi, una volta che ci sono dentro, ci sto al centopercento, ragazzi miei! Non esiste che lo faccia tanto per fare.

Stu: Ha l'anello di mia nonna al dito quella!
Phil: Che?!
Stu: L'anello da dare a Melissa, hai presente? Quello che ha salvato dall'olocausto? Ora ce l'ha lei al dito.

E poi ne Il favoloso mondo di Amélie sono Amélie, sono Amélie a tutto spiano, perché se c'è da far andare la fantasia quello è il mio credo e il mio mondo.

Nino è in ritardo. Per Amélie ci sono due spiegazioni possibili. La prima: non ha trovato la foto. La seconda: non ha ancora avuto il tempo di ricomporla, perché tre banditi, multirecidivi, che assaltavano una banca, l'hanno preso in ostaggio. Seguiti da tutti i poliziotti della zona, sono riusciti a seminarli, ma lui ha provocato un incidente. Quando ha ripreso conoscenza, non ricordava nulla. Un camionista ex detenuto l'ha raccolto, e credendolo in fuga l'ha messo in un container in partenza per Istambul. Là, è finito tra avventurieri afgani, che gli hanno proposto di andare a rubare testate missilistiche sovietiche. Ma il camion è saltato su una mina alla frontiera col Tagikistan. unico superstite, è stato accolto in un villaggio di montagna, ed è diventato militante mujahiddin. Perciò, Amélie non vede perché deve stare in quello stato per uno scemo che mangia la minestra di cavolo per tutta la vita con uno stupido portavasi in testa.


E infine sono anche Hombre - ma che ve lo dico a ffa'? - il pellerossa d'adozione interpretato da Paul Newman, il film che Briga (Giancarlo Brighenti) ha contribuito a legare al mio nome e al mio destino, enigmistico e non.
Il titolo del film è il soprannome indiano di John Russell, tres hombres (tre uomini, abbreviato in hombre), essendosi egli guadagnato fra i conterranei la fama di uno che combatte con il vigore di tre uomini messi insieme (da wiki)
E potete scommetterci che io sono questi tres hombres: sono figlio, sono padre e sono marito e non è certo una fatica da poco.


John Russell: We all die, just a question of when. 













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(*) Ehi, vi ricordate di me?

4 commenti:

  1. Grande che hai partecipato al giochino!

    Visto che sei un po' Truman, direi che sei pronto per partecipare al Grande Fratello. ;)

    Anche tu in quanto a personalità schizofrenica comunque non scherzi, visto che tra il Danny di Grease e lo Steve Carell di 40 anni vergine ne passa... :)

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  2. vabbè però sono troppi.

    Ho scoperto ora che Hombre viene da quel film.

    Ah, io sono follemente innamorato di Amèlie.

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    1. Troppi? Ma io sono nella valley of tears da muchisimo tiempo.

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...