Questa clonazione materiale che sprigiona dal sentimento che unisce A e B è un fenomeno a cui prestare molta attenzione perché può essere spia di scenari futuri, di normalità, di battaglie di coppia o di sempiterna comunione di anima e di fisico.
Fateci caso ai libri che si sono duplicati sui vostri scaffali (più che ai dischi, secondo me) perché possono fornire preziose rivelazioni riguardo alle affinità sulle quali avete puntato, sulla loro solidità o sulla loro fatale precarietà.
La riflessione del resto nasce spontanea quando A apre lo scatolone coi libri di B.
- Ehi, anche tu hai letto Guida all'imbalsamazione dei ratti?
State tranquilli che si tratta proprio della vostra cazzo di anima gemella.
Chiaramente più il volume che raddoppia è strampalato o di nicchia e più acqua porta al mulino della vostra felicità di coppia e della vostra intimità.
Ma se volete fare una cosa buona, anche se meno facile, potete indagare e soffermarvi anche sui testi che vi sareste aspettati sbucassero dallo scatolone dei libri del vostro partner ma che, inspiegabilmente, pare non ci fossero.
Se cercate sullo scaffale della letteratura americana Vuoi star zitta per favore? ma rinvenite soltanto la vostra vecchia copia, allora conviene che ci pensiate. Riflettete sul fatto che la vostra probabile metà non ha sentito la necessità di acquistarlo. Magari indagate se l'ha letto perché preso in prestito in biblioteca o da un amico, anche se vale di meno perché, comunque, non l'avrà ritenuto un libro da possedere(*).
La teoria può essere applicata anche in un'ottica preventiva, quando A, ancora indeciso se andare a vivere assieme a B, sbircia nella libreria a casa di B alla ricerca del suo romanzo feticcio. Nel caso, sarà d'uopo accertarsi che il volume non sia stato acquistato dalla futura suocera, nonché mamma di B.
Per quanto mi riguarda i libri (antecedenti al 1998) che ci siamo ritrovati doppi sono:
- Il Bar sotto il mare - Stefano Benni
- È già mercoledì e io no - Alessandro Bergonzoni
- L'Alchimista - Paulo Coelho
- Madame Bovary - Gustave Flaubert
- Rimini - Pier Vittorio Tondelli (da cui lo spunto per questo post, grazie Alligatore)
(*) - I libri da possedere sono quelli che dopo la lettura da biblioteca o da amico ci si sente di dover acquistare per averne una copia con noi.
Ahia! Mia moglie non legge granchè. Però sa far di conto e questo mi ha già salvato parecchie volte. Magari ne racconterò, ma anche no.
RispondiEliminaComunque trovatemi un posto in garage, o nel presepio, perchè i primi 4 libri li ho anch'io. Anzi Madame Bovary è proprio uno di quelli che ho preso in biblioteca e poi acquistato.
@MM e purtroppo senza Rimini non si può... ho chiesto, ma niente, non si può proprio. Ringrazio dell'offerta, ma serviva l'unanimità.
RispondiEliminafiùùùùù
Ho letto la mia Africa.
RispondiEliminaE sai, come dice la cantante, Rimini mi sembra l'Africa. Peccato, è sempre stato il mio sogno passare le feste in un garage. Vorrà dire che mi accontenterò dei soliti tropici.
"Rimini" è imprescindibile.
RispondiEliminaPer la cronaca, a me mancava il Paulo Coelho, del quale non ho mai letto nulla, e il mitico Bergonzoni (però ho il suo esordio, credo sia l'esodio sì "Le balene restino sedute", e poi l'ho visto live).
coelho mi ha turbata. e molto. anzi moltissimo.
RispondiEliminacoelho e carver secondo me non possono stare nello stesso post.
oh linea d'uomo, tu mi devi delle spiegazioni.
Quando io e Lei ci siamo conosciuti, io praticamente non leggevo. Poi ho cominciato. Abbiamo molti punti in comune: mi prestò "1984", non legge chick lit (di cui, paradossalmente, ho letto qualcosa io). Sono pochissime le cose su cui non andiamo d'accordo:
RispondiElimina. La cattedrale nel mare, di Ildefonso Falcones: a Lei piace, io non sono andato oltre le prime quaranta pagine.
. David Foster Wallace: a me piace come saggista (non come romanziere), lei lo odia (ma secondo me per partito preso)
. Bukowski: secondo lei scrive male ed è ripetitivo - d'altro canto è vero
Ma a entrambi piacciono Palahniuk (io più i primi lavori), Ammaniti, Sedaris, Borroughs (Augusten), ecc.
OK, diventerà un post su Coelho. Ho letto solo "La strega di Portobello" e vi confesso che m'ha arrapato parecchio la scena del.. va be', se l'avete letto avete capito quale.
RispondiEliminaPer il resto, mi sembra sia riuscito a descrivere molto bene il pensiero "uterino", nel bene e nel male.
Ah beh... sensazioni vissute quelle che racconti.
RispondiEliminaPer fortuna io e il mio compagno abbiamo gusti letterari diversi, così si si arricchisce anche se qualche libro di Hesse (soprattutto) è rimasto doppio sugli scaffali.
Visto che devo ancora trovare l'anima gemella se trovo qualcuno che nello scaffale avesse "Come allevare un orso polare in giardino" significa che ho finito di cercare.
RispondiEliminaVieni a fare un giro al rifugio, nel post di oggi c'è una sorpresa per te: sei stato nominato!
Io ho appena imparato cosa vuol dire uopo.
RispondiEliminaIo ho letto e comprato il libro "Scoppia il maiale, ferito un contadino". Sfido chiunque ad averne una copia in casa.
RispondiEliminaLeggere di libri e condividere con gli altri questa mia passione mi allieta :)
RispondiEliminaLui mi ha fatto conoscere Odifreddi ed io ho ricambiato con Ammaniti: entrambi ne siamo soddisfatti. Antecedentemente avevamo entrambi "Dellamorte dellamore" di Sclavi e "La spada di Shannara" che a me non è piaciuto, infatti non l'ho finito, per il resto stili molto diversi. Però sui fumetti ci siamo trovati moltissimo e per noi è letteratura anche quella. Di serie A ;)
@MM trattandosi di garage vedo bene che ti sei autorisposto.
RispondiElimina@Alligator ma non è che ti devi confrontare con me eh…
@viola Il discorso è lungo, c’avevo un amico ieri per il tè e ho chiesto anche a lui quali fossero i libri che si è ritrovato doppiato e mi ha citato Doppio Sogno e La variante di Lüneburg, belli… niente da dire, mi sarebbe piaciuto anche a me poter esporre questi titoli, ma la verità era un’altra, non potevo dissimularla.
D’altra parte quando sono andato a vivere con la mia signora era il 1999 e Carver non era ancora esploso (io almeno non lo conoscevo) e avevo alle spalle una serie di periodi di lettura, dei quali adesso non vado così fiero ma che mi hanno portato ad essere la persona che sono.
E come Picasso oltre al periodo blu e al periodo rosa ha vissuto il periodo di quando gli s’erano rotti gli occhiali (il rottocchialismo, appunto) io da lettore ho avuto il periodo King, il periodo Bukowski e anche il periodo Coelho/De Mello. Ma poi ne sono uscito. Credo.
@SM grazie per gli spunti, di te mi fido.
@Giovy sì ma anche noi tendenzialmente leggiamo cose diverse, però capita che qualcosa si sovrapponga. Forse.
@Lisa che disdetta, pensa che ho appena acquistato la guida "Come allevare un’orsa bipolare in giardino", beh… quasi.
@josef meglio un uopo oggi…
@conte io ne ho una copia, ma la tengo in garage, non sia mai che MaiMaturo venga davvero.
RispondiElimina@ME beh sui fumetti qui sfondi una potta aperta.
Quando A e B si conobbero incominciarono a regalarsi vicendevolmente i libri che amavano di più fino a che B disse: 'forse è meglio che la smettiamo ché se questa storia va avanti ci ritroviamo tutti i libri doppi'.
RispondiEliminaAlcuni di questi libri erano:
- P. Salinas 'La voce a te dovuta'
- A. Baricco: Barnum
- A. Denti di Pirajno 'Il gastronomo educato'
I libri doppi della fase antecedente erano comunque uno sproposito, da Pirandello a Hemingway passando per 'il più grande uomo scimmia del Pleistocene'.
@myriam: leggioni. non sei tu quella che ha a mano "Infinite Jest"? A che stai? L'hai mollato?
RispondiEliminaMacché mollato, è un c.a.p.o.l.a.v.o.r.o.!
RispondiEliminaSono a più di metà e temo il vuoto di quando l'avrò finito.
Per una serie di motivi che non sto qui a ripetere ogni volta, non posso rispondere di persona. Ma siccome sono presenzialista qualcosa la voglio dire lo stesso quindi farò uno spottone:
RispondiElimina"leggete i racconti di Bernard Malamud, l'anello di congiunzione tra Carver e Checov."
(questo è un messaggio registrato, parlate pure dopo il segnale acustico. Bip.)
Ok, ho resistito qualche ora, ma poi non ce l'ho più fatta.
RispondiEliminaSpeaker, Bukowski scrive benissimo e non è ripetitivo.
Ora l'universo è di nuovo bilanciato ;)
Io non avevo nessun doppione. Ma mi sono letta gran parte della sua collezione.
RispondiEliminaThe Life After
Valgono anche i libri per l'infanzia? Nel caso ne abbiamo un paio di quelli che si aprono le finestrelle o con le voci degli animali.
RispondiElimina@fornax cioè avevate i libri dell'infanzia prima di mettervi insieme e di procreare? Quelli colle finestrelle? Mi sa che non hai letto attentamente, non è che posso parlare di te in ogni post anche se lo "stuoio" di donne che ti sostengono magari lo vorrebbero.
RispondiElimina@tla ma tu sei trooooooppo giovane, era + difficile.
@jfk battagliare per il vecchio sporcaccione ti rende onore... te la vedrai con Lei.
@ldc mo' t'o'dico io mi cerco malamud, ma tu devi esrcitarti colle h: Hcecov? Checov? Cehcov? Cechov? Cecohv? Cecovh? solo una la grafia corretta...
ombhre
io pure ho avuto i periodi che ora nascondo sotto il tappeto: al liceo ho letto tutto il baricco disponibile sul mercato...
RispondiEliminaDirei che lascio a voi maschietti l'onore di sfondare una potta aperta, anche se non capisco che cosa ci sia da sfondare, dato che è aperta :)
RispondiEliminaops :-(
RispondiElimina(Che vergonia! Chedo scusa, le acca sono importanti, qui deppiù!)
@viola piatto baricco mi ci baficco.
RispondiElimina@ldc accà nisciuno è fesso. Però se la sbagli ancora t'accechov.
Mooolto interessante. Non ci avevo mai pensato. Comunque, stranissimo davvero, grazie a questo post ho scoperto che io e lui abbiamo dei libri in comune!!! Mi sto quasi commuovendo.
RispondiEliminaIn lingua diversa, per ovvi motivi
- Il Piccolo Principe (ne son spuntati fuori tre, dagli scatoloni: uno in italiano, uno in inglese ed uno in tedesco, che qualcuno ha regalato alla bimba). Peccati di gioventú, ma anche qui non si rinnega nulla.
- Thomas Pynchon "L´arcobaleno della gravitá" (ringrazio ancora MarcoBacci che me l´ha regalato e ha anche cercato di consolarmi quando gli ho detto che non ce l´avevo fatta ad andar oltre il centinaio di pagine "Ma che, scherzi? Su, su, che hai letto piú di quasi tutti i critici che l´hanno recensito". Grazie, Marco, sei un amico)
- Eco vari
- La Divina Commedia
Mmmm...peró a dirla qui non sono libri che mi rappresentano, o a cui tengo particolarmente (a parte Pynchon, ma perché é un regalo, potrebbe essere anche "le ricette di Nonna Papera", ecco). Poi, le contaminazioni son venute dopo.
Comunque, lui dice che é contento di avermi conosciuta anche solo per avergli fatto conoscere Tex Willer, corna di mille bisonti! E il fatto che la scintilla sia scoccata accanto ai paesaggi che ispiravano Galleppini, che son proprio i miei, non é un caso. E questo mi basta.
Scusa. Ho capito che una delle regole é che i commenti non dovrebbero essere piú lunghi dei post. Ma l´unico blog su cui io abbia mai scritto, nella mia penultima vita, é sovversivo, in tal senso (il pastonudo, ndr). E quando hanno distribuito la sintesi (ed il senso dell´humor) stavo chiacchierando con quello dietro di me nella fila. Ma impareró. Giuro. O staró zitta.
RispondiEliminanoooo, zitta mai!
RispondiEliminameglio lunga che niente...
e quali sono i paesaggi che ispiravano galleppini? Siamo in sardinia? Oddìo che bellezza.
Mi spiace, molto piú grezza e montanara. Galleppini aveva ua casa in trentino, alle falde del Lagorai e della valle dei Mocheni (strana enclave di discendenti di minatori boemi che, tra l´altro, pare abbia ispirato i fratelli Grimm e Musil)
RispondiEliminahttp://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/09/27/news/spesso-a-siusi-amava-il-profilo-delle-dolomiti-5038067
Grazie, prezioso contributo.
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