23 aprile 2016
Esse o non Esse
Quello è il dilemma: ipotizzando più nobile nella mente patire i colpi di fionda e i dardi della diffamatoria fortuna o prendere le armi contro un mare di affanni e, battagliandoli, porre loro fine?
Morire, dormire… nient’altro, e con un ronfare dire che poniamo fine al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali di cui è erede la carne: è una fine da volere devotamente.
Morire, dormire. Dormire, magari in modalità onirica. Già, qui è l’inciampo, perché in quel letargo di morte quali aneliti verranno dopo che avremmo cavato d’attorno a noi tale groviglio mortale deve farci riflettere.
È tale la diligenza che dà alla iella una vita tanto lunga. Perché chi accetterebbe le nerbate e i tiri mancini del tempo, il torto del tiranno, la contumelia dell’uomo arrogante, le fitte dell’amore aborrito, il ritardo della legge, la mala educazione delle cariche ufficiali, e l’odio che il merito paziente riceve dagli indegni, quando egli potrebbe aver quietanza con una banale e piccola arma da taglio?
Chi porterebbe fardelli, grugnendo e faticando per il gravame di una vita ardua, quand’anche il terrore dell’ignoto dopo la morte, il villaggio vergine dalla cui frontiera mai viaggiatore fa ritorno, confonde la volontà e ci fa inghiottire i mali che abbiamo invece che accorrere in direzione di altri che ci paiono ignoti?
In tal modo l’animo ci rende tutti codardi, e il colore naturale dell’autorevolezza diviene debole per la pallida cera delle idee, e opere di grande altezza e momento per tale ragione deviano dal loro andare e perdono il nome di azione.
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A quattrocento anni dalla morte del Bardo la Linea lo omaggia a modo proprio e, come potete dedurre, propende per il Non Esse.
Fosse stato romano avrebbe detto: "Po' esse... "
RispondiEliminaPer come sei bravo se non ti avessi visto di persona direi che sei suo coetaneo, invece no, rughe ne hai, capelli insomma...Ma si può chiudere un occhio su questo. Quello su cui non chiudo gli occhi sono questi post pessimisti. Per punizione te lo farei riscrivere con "esse"
RispondiEliminaIntanto s'è fatto il tre, dunque auguri!
RispondiEliminagrazie mentoressa
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