I fratelli Smercia, al paese mio, son dei miti.
Ma ancor di più lo erano quand'eravamo ragazzi.
Smercia il grande giocava a pallone in varie squadre dei dintorni, Smercia il piccolo giocava a pallone nella squadra del paese. Giocava col 10 sulle spalle, quando ancora i numeri contavano qualcosa, e si sarebbe detto che calciava le punizioni alla Baggio se il Divin Codino fosse nato giusto un decennio prima.
I due Smercia, insieme, facevano la raccolta figurine calciatori Panini ed erano imbattibili.
Non ce n'era per nessuno. Ogni anno fetente, e mesi prima di tutti gli altri, i fratelli Smercia annunciavano al mondo di aver terminato la raccolta.
Noi, se andava bene, avevamo finito una squadra.
Un anno completarono l'album consegnando un mazzo alto quindici cm a un ragazzo che in cambio staccò via l'ultima figurina che mancava agli Smercia dal suo album.
Insomma per dire che gli Smercia, ma di più il piccolo, da noi erano vips.
Io avevo qualche anno meno dello Smercia piccolo e lui non mi conosceva, non mi salutava e niente sapeva della mia esistenza anonima.
Andò che attorno ai trent'anni/trentacinque mi allenavo con la squadra di calcio a undici amatori del circolo e per un paio di volte venne a sgranchirsi le gambe anche lo Smercia piccolo.
Cosicché, dopo, incontrandomi fuori cominciò a salutarmi.
E questo sarebbe stato fantastico se si esclude che il buon Smercia non aveva correttamente memorizzato il mio nome.
Mi vede e mi fa "Ciao Fabio". "Ciao" gli fo io di rimando, pensando wow mi ha salutato.
Anche le volte dopo mi saluta, ma ormai son ribattezzato. Fabio.
Vabbè, per lo meno mi saluta. Lo Smercia piccolo mi saluta!
Sarebbe bastato anche un "Ciao", ma invece lui è uno di quelli bravi che salutano pure col nome se gli stai simpatico. "Ciao Fabio".
No, non me la sono sentita di fermarlo e dirgli sai grazie che mi saluti, complimenti per le punizioni alla Baggio che battevi, epperò mi chiamo Furio.
No, mi son detto, magari se la piglia e poi smette di salutarmi. Mi accontenterò, poi se una volta capita pure che ci scambio due chiacchiere, ecco allora lo informo.
Un giorno, in piazza, cammino con mio figlio e lo Smercia viene verso di noi sullo stesso marciapiede. Eccolo.
- Ciao Fabio.
- Ciao.
- Ma salutava te? (mio figlio)
- Sì.
- Ma ti ha chiamato Fabio!? (mio figlio strabuzzando gli occhi)
- Già, è una storia lunga.
Uno solo ne ho finito, ultimo Arcadio Spinozzi giocava nel Verona, che emozione!
RispondiEliminaIl cugino di mia madre mi chiama Massimo da sempre, all'inizio ho provato a protestare poi mi sono arreso, ciao Fabio bel post.
Una sola volta mi incaponii per finire un album. Fu un album degli animali e spedii una lettera alla panini per farmi mandare le figurine mancanti che non riuscivo a trovare.
RispondiEliminaInvece degli album dei calciatori ero affascinato soltanto dagli scudetti delle squadre, d'oro e d'argento, al punto che mi dispiaceva fino attaccarli all'album. Ero contento quando trovavo doppioni, così li collezionavo a parte, dopo aver assolto il dovere di incollo sull'album.
-Fabio.
-Chi? (tua moglie)
-Tuo marito.
-Ah ok.
faccio l'album calciatori panini, l'importante è avere una scusa buona coll'edicolante, tipo scodellare un figlio maschio ogni 15/16 anni.
RispondiElimina@massimo, salutami il tuo biscugino
@kisciotte
- kisciotte...
- Chi? (mia moglie)
- Quello dell'Elmo.
- Ah ok.
Mannaggia, Kisciotte mi ha rubato la battuta (e mica è la prima volta) vabbè ti dirò che penso di aver completato solo un album di figurine, quello di Lady Oscar, la mia preferita, gli altri sono rimasti tristemente incompleti...
RispondiEliminac'è 'sta mia amica - arianna - che insegna come me, ha i capelli mossi come me e gli occhiali come me. da quando fa i colpi di sole pare pure bionda come me. e c'è quest'altra insegnante con la quale abbiamo lavorato entrambe per una supplenza secoli fa.
RispondiEliminaun giorno biciclettando lungo la strada incrocio 'sta tipa, pure lei in bici, che mi grida: ciao arianna!
io mi volto per ribattere ma oramai è lontana. da quel giorno è diventato un "ciao arianna" continuo. è l'unica cosa che mi dice quando mi incrocia. non oso più dirle che s'è confusa. credo ci rimarrebbe male. però quando posso la evito. non è una bella cosa.
(di album ne ho fatti centomila. completi forse solo quello di bia e di candy)
@me anche gli album incompleti per me sono importanti, testimoniano cmq il mio impegno, la fatica e la dignità della "sconfitta". e sono la maggioranza.
RispondiElimina@ciku piacere, fabio.
Anche io ero una super fanatica degli album delle figurine. Quelli sì che erano bei tempi... Ahahah mi sento una vecchina! Comunque simpatica la storiella degli Smercia... Fabio!
RispondiEliminaThe Life After
I fratelli Baggio, dalle mie parti, sono un mito...
RispondiEliminaIo tifo Napoli, tiè
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