Io ci credo in Dio, ma non nell’occhione dentro al triangolo o nel vecchietto barbuto.
Non credo al Dio dello Ior o a quello della CEI né al dio dell’atto di dolore. Credo al Dio di don Fabio Masi.
Credo nel Dio che sta nelle cose del mondo.
Dio è il sorriso di una ragazza all’uscita di scuola.
Dio è la parola di un amico e il respiro di un figlio che dorme.
Dio è un campo di fragole, è il primo anemone che spunta a febbraio.
Dio è una vecchia fotografia e le parole di una lettera ingiallita.
Dio è il fiatone di una corsa e una coperta di pile una sera d’inverno.
Dio è tua moglie ed è la tua amante.
Dio è il tuo cane e le rose del tuo giardino.
Dio è un viaggio alla fine del mondo come anche la partita guardata dal divano.
Dio è lo scorrere delle pagine di un libro, è dentro un pezzo di legno che arde nel camino.
Dio è una ciocca di capelli dentro a un cassettone.
Dio è il post che leggi per primo dopo che ti ho rimesso in blogroll.
RispondiEliminail blogroll si mangia al sangue?
EliminaSe è ripieno no..
EliminaMessa così ci credo pure io. Mi piacerebbe leggere di quella ciocca di capelli nel cassettone.
RispondiEliminaBeh, e come la vuoi mettere?
EliminaLa ciocca potrebbe sbucare dal diario vissuto della Giovanna, chissà, un giorno...
Io no :|
RispondiElimina