A me questa cosa del vegetariano mi lavora dentro.
Sono una sorta di vip, vegetariano in prospettiva.
È una filosofia che negli anni passati ho sempre trattato con una certa indifferenza quand'anche non con un certo fastidio.
Per la storia del vissuto familiare poteva ben considerarsi un'eresia e come tale spesso l'ho vissuta, pur senza spingermi a santinquisire i vege che si presentavano a mangiare da me o con cui venivo a chiacchiera.
Adesso però le condizioni sono cambiate, lo stato di benessere auspicabile nel dopoguerra è stato raggiunto e superato, la nostra coscienza può - non dico evolvere - ma almeno iniziare a ragionare partendo da altre basi.
Epperò, quelli che ostentano, danno ancora sui nervi, anche se vegetariani, l'unica vegetariana famosa che amo anche per quello è Lisa Simpson.
Stringendo... senza farlo passare per un sacrificio o cosa, ho inserito nella mia alimentazione delle giornate vegetariane, così un po' a spot, come si usa dire.
A colazione è facile, al bacon ancora non ci siamo. Direi che quello che decide è il pranzo a mensa, se lì riesco a soddisfarmi mangiando vegetariano ci sto attento anche a cena per non insanguinare la giornata.
Quanto spesso? Diciamo un giorno su tre, circa. E per adesso.
Quello che è davvero positivo in questa gestione è che al termine delle giornate vege mi sento ad un passo dalla beatificazione e talmente in credito con la mia gola che una sana chiusura dolce, leggi TusaiCosa o gelato, non me la toglie nessuno.
Sono una sorta di vip, vegetariano in prospettiva.
È una filosofia che negli anni passati ho sempre trattato con una certa indifferenza quand'anche non con un certo fastidio.
Per la storia del vissuto familiare poteva ben considerarsi un'eresia e come tale spesso l'ho vissuta, pur senza spingermi a santinquisire i vege che si presentavano a mangiare da me o con cui venivo a chiacchiera.
Adesso però le condizioni sono cambiate, lo stato di benessere auspicabile nel dopoguerra è stato raggiunto e superato, la nostra coscienza può - non dico evolvere - ma almeno iniziare a ragionare partendo da altre basi.
Epperò, quelli che ostentano, danno ancora sui nervi, anche se vegetariani, l'unica vegetariana famosa che amo anche per quello è Lisa Simpson.
Stringendo... senza farlo passare per un sacrificio o cosa, ho inserito nella mia alimentazione delle giornate vegetariane, così un po' a spot, come si usa dire.
A colazione è facile, al bacon ancora non ci siamo. Direi che quello che decide è il pranzo a mensa, se lì riesco a soddisfarmi mangiando vegetariano ci sto attento anche a cena per non insanguinare la giornata.
Quanto spesso? Diciamo un giorno su tre, circa. E per adesso.
Quello che è davvero positivo in questa gestione è che al termine delle giornate vege mi sento ad un passo dalla beatificazione e talmente in credito con la mia gola che una sana chiusura dolce, leggi TusaiCosa o gelato, non me la toglie nessuno.
Sbaglio o 'sto post è un filetto di parte?
RispondiEliminaThere's no life without soppressa veneta.
RispondiEliminainseriremo giornate soppressa un po' a spaglio.
Elimina(la futura nuora deve essere proprio una tipa in gamba ;-) )
RispondiEliminaEcco, mi sei diventato flexitariano (o onnivoro, come si diceva una volta)
Sarai mica gruppo sanguigno A? (quelli che stanno molto molto meglio senza carne rossa)
Io mangio poca carne, ma quella che mangio (assieme al latte, uova, formaggio, etc) cerco di comperarla da piccoli allevatori, cosicche' le bestie almeno non siano piene di antibiotici e medicine.
Oggi arrosticini. Tie'..
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