Non c'è riunione alla quale partecipi da un paio d'anni a questa parte in cui il relatore non citi una frase, una parola, una locuzione virgolettandola a dovere con l'arcinoto gesto di doppio piegamento di dito indice e medio di entrambe le mani.
Spesso a sproposito, senza alcuna correlazione sintattica a motivare la mimica enfatizzante. Spesso abusando di un gesto volatile che non avrebbe tale frequenza se il testo fosse scritto invece che recitato. Spesso credendosi stevejobs.
Pare che se non le usi 'ste virgolette digitali (da dito) non sei nessuno.
Devo dirlo, è una cazzata. Anzi, è proprio passato di moda, siete out con quei ditini flessi ai lati del vostro faccione.
Forse un tempo, nel Pleistocene magari, è stato fico andare in giro a vantarsi: Ehi, Grunf, oggi ho acceso (virgolette con le dita) il fuoco. Ma dopo no, la pratica s'è talmente diffusa che ha incarnato il dozzinale e il prevedibile.
Pure la badante boliviana di mia mamma si pavoneggiava non poco con l'entre comillas, in quello che a me appariva soltanto come un allarmante segno di degrado dei tempi.
Sembra che senza il corsivo, le virgolette, le sottolineature o le parentesi (io son malato di parentisi) non siamo più in grado nemmeno di scrivere, non completiamo l'opera rendendoci ridicoli nel (virgolette con le dita) parlare.
La semplicità è il marchio di chi è forte, di chi non deve ricorrere a mezzucci o a trucchi da quattro soldi e quelle virgolette mimate a chi vi ascolta ricordano tanto le opinabili colorazioni degli scarpini dei calciatori moderni laddove, spesso, si tenta di supplire alla carenza di classe con un accessorio da fighetto.
Entre comillas qui in Spagna è abusato, anche se non fanno il gesto (la gestualità è troppo italiana)riescono ad inserirla ovunque.
RispondiEliminaMa tu per lavoro devi stare a sentire tizi che parlano facendo le virgolette con le dita? Non sembra male. Ti manderò il mio c.v.
RispondiEliminaAzz a me capita di farlo, ma solo ed esclusivamente per usare un delizioso sarcasmo contro qualche imbecille e giuro di non sapere chi sia stivgiobs ;-)
RispondiEliminaPS
Buon compleanno (non avevo capito un cakkio, sai pure io ho una certa...)
no, ma il compleanno è da mo'... solo che la "cena" :) si è composta su su, ogni volta che hanno dato notizie su qualche cinquantesimo.
EliminaUn machete per quei ditini.
RispondiEliminaUn'altra (virgolette con le dita) figata esportata dagli iuesei, insieme ad ellowì e il ringraziamento.
RispondiElimina"Niente trucchi da quattro soldi." Giusto. Lo metto tra virgolette perché è una citazione. (zot!)
RispondiEliminaIo devo essere "out" non conosco nessuno che virgoletti il parlato...:(
RispondiEliminaOppure sarà che qui al sud siamo ancora al pleistocene :(
Hai acceso il "fuoco"?
Eliminanon é che l'ennesimo caso di retrocessione allo stato animale che affligge la comunicazione umana. Usiamo le mani, le espressioni del viso, gli intercalari di moda, perché non siamo in grado di esprimere a semplici parole quello che vogliamo. Scimmie stiamo arrivando :)
RispondiEliminaBelle considerazioni, da applausi.
RispondiElimina(gli "applausi" ovviamente te li ho fatti portando a contatto i due palmi delle mani per due-tre volte, la mano sinistra un poco sfasata verso il basso rispetto alla destra, il tutto seguito da antennine vibranti di due ditine cretine; infine detto tra parentesi)
Cercare di esprimere un concetto con i termini appropriati è meno figo e sicuramente più impegnativo dell'improvvisare gestualità da operatori di Borsa.
un allarmante segno di degrado dei tempi.
RispondiEliminaEsagerato/a. Sono una moda diffusasi, immagino io, tramite qualche telefilm americano; ce n'è di ben più perniciose.
Io, da parte mia, pensa un po' che non tollero chi comincia le sue prose da blog con «Che io» o «Che poi».
Spesso credendosi paolonori.
la frase stava nel periodo in cui parlavo della badante che, conoscendo il tipo, mi sarei aspettato di tutto tranne che mi propinasse l'entre comillas, ma dovrei spiegarlo con info tutelate da privacy.
Eliminapiù in generale è solo out, ma resta il mio parere.
@hombre ti faccio due parentesi così @marco io sono tutto un "che poi" ma non so chi sia paolonori, giuro
RispondiEliminanon so chi sia paolonori, giuro
RispondiEliminaNon ti sei perso proprio nulla!
che poi nel post c'erano 2 refusi che per un ex correttore di bozze è come se fossero 100. Si vede che son proprio ex. "entrame" l'ho corretto, ma "parentisi" no, dà più l'impressione di una malattia.
RispondiEliminaÈ un "modo di fare" dei "giovani" d'oggi.
RispondiEliminaIo ho riletto tre volte parentisi (perche´ ce l´ho anch´io, quella malattia li´, che metto anche le quadre e le graffe, cosi´ i miei non han venduto la vacca per farmi studiare per niente). Pensavo fosse una ormai piu´nemmeno tanto rara forma di parentesismo. Ma anche parentisi non e´ male. Comunque, io pensavo proprio la settimana scorsa: ma perche´la gente non vuole piu´usare le parentesi, nemmeno quando la grammatica lo chiederebbe? Quelle scritte, intendo. In certi casi ci vogliono, secondo me (tipo qui sopra, quando ho scritto "parentisi"). Ma adesso ho paura a scriverle persino quando ci vorrebbero... ;-)
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