1 agosto 2012

So far tutto o forse niente

Io me la cavo, me la son sempre cavata un po' in tutto.
Faccio benino tante cose ma benissimo nulla, è questa la mia delizia, ma di più la mia croce.
Non ho il tocco di palla di Baggio ma so cambiare le pasticche dei freni alla macchina; non suono il piano come Bollani ma so creare un cruciverba; non canto come Mina ma sono un professionista della spesa; non fotografo come Newton ma so coltivare un prato; non servo come la Williams ma so usare un trapano; non cucino come Ramsay ma so preparare una lenza; non saprei sopravvivere mangiando schifezze come Bear Grylls ma so ascoltare le persone; non mi tuffo dalla piattaforma da 10 metri ma so cucinare i biscotti di Prato.
Alla fine cavarsela va bene, che non va bene?, però a volte quando sai fare una sola schifosissima cosa, ma la fai da dio, ecco che sei sistemato per la vita.
Pigliamo alle medie... Flavione lanciava il peso a 9 metri, il Licca saltava 1,70 in alto mentre il biondo faceva 4,80 in lungo. L'Angelotti staccava un 11 netto sui cento piani e il Martini era alto 1,90 e schiacciava di già a canestro.
Noi invece, che si era così così in tutto e non si eccelleva in niente ci buttavano sui 1.500, una gara massacrante per un ragazzetto di 12 anni che consisteva in enne giri attorno alla scuola fino al raggiungimento del chilometro e mezzo e, molto spesso, anche del coma vigile.
Anche noi, nel nostro vorticare, avevamo un idolo: il finlandese Lasse Viren.
Ma nel mezzofondo, anche tra i campioni veri, non t'ingrassavi con la fama e, mentre vincendo i 100 piani all'Olimpiade passavi alla storia ed eri conclamato l'uomo più veloce del mondo, vincevi i 5.000 e dopo tre mesi tornavi ad essere il solito signor nessuno. Uno che aveva fatto una corsetta, tutt'al più.
E allora, per assurgere al ruolo di mito, non ti bastava vincere una gara all'Olimpiade, era meglio se la bissavi. L'optimum poi era portare a casa un altro paio di medaglie d'oro all'Olimpiade successiva, come nessun altro aveva saputo fare prima (né dopo n.d.h.).
E nonostante i 4 ori nei 5.000 e 10.000 metri a Monaco e  Montreal, nonostante questo, il buon vecchio Lasse Viren non ha mai raggiunto la notorietà di un Borzov, di un Fiasconaro o di uno Stones, tanto per dirne tre.
Lasse, per entrare nella storia, dovette percorrere un giro di campo scalzo, con le scarpette in mano e dopo anche difendersi (o tentare) dalle accuse di aver omaggiato oltremodo lo sponsor, e tutto questo parecchi anni prima dell'avvento di Black Mamba.
Oggi sì che sarebbe normale, e pure dovuto, mostrare il logo, mentre meno sarebbe permesso, al buon Lasse, di avvalersi dell'allora non normata emotrasfusione.

15 commenti:

  1. Mitico! Ce l'ho stampato nei miei ricordi di ragazzino che cominciava a seguire lo sport e in particolare l'atletica, da sempre la mia preferita. Ricordo che avevo un taccuino dove annotavo i miei record nelle più svariate specialità. La barriera nel lungo erano i 5 metri, mentre nei 400, il minuto

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  2. I'm sort of reasonably good at a lot of things but not great at anything yet. I'm a reasonably good writer. I don't write like Martin Amis, but I wish I did. But I can probably act better than Martin Amis. But I can't act as well as Kenneth Branagh, but I can probably play the piano better than Kenneth Branagh, but I can't play the piano as well as Dr. John. I may be able to cook better than Dr. John.
    (Hugh Laurie aka Dr. House)

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  3. io sono per le eccellenze condivise, tipo:
    scambio cambio pastiglie dei freni con pizza olive peperoni e acciughe (per dire...)

    Gordon Ramsay è gnocco sarà una qualche figura retorica o è solo una delle tante cazzate che ogni tanto distillo?

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  4. Post delizioso Hombre. Mi sa che abbiamo le stesse passioni
    Io so far tutto e niente, non so come andrà a finire è questo il bello

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  5. beati voi che siete stati ragazzi...

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  6. anch'io sono un mediocre tutto fare e ho una sola grande eccellenza: la mediocrità!

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  7. Avevo un collega che affermava orgoglioso:"Nella mediocrità mi distinguo."
    Rubava da medaglia d'oro.

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  8. mitico! sai fare i cruciverba? mi son sempre chiesta come fanno, quelli che si inventano i cruciverba, a inventarsi quelle definizioni là che ci si perde il sonno.

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  9. anch'io adoro l'enigmistica :) anche se preferisco più risolverla che crearla... credo da quando ho imparato a leggere...

    credo che tutti noi eccelliamo in qualcosa, non credo nella mediocrità nel tutto, magari ci crediamo mediocri mentre agli occhi di qualcun'altro siamo dei campioni in qualcosa, bisogna capire cosa...

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  10. Ragionando in termini biecamente evoluzionisti hai molte più probabilità tu di diventare la specie dominante piuttosto che il campione che sa fare strabene una sola cosa: potresti sempre vincere la medaglia dell'eclettismo :-)

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  11. Mi unisco al gruppo del tutto e niente.
    Però io lo vedo come un fattore positivo nelle persone.
    Ho conosciuto uomini geniali nella loro professione e poi del tutto incapaci di stappare una bottiglia di vino o cambiare una ruota, beh, devo dire che non mi faceva un bell'effetto.

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  12. bello il post, hombre.

    [un uomo che non sa stappare una bottiglia di vino non farebbe un bell'effetto nemmeno a me...]

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  13. Ecco, quello che trovo ingiusto però è che quelli che si giocano tutte le carte in un settore ottengano tutti i riconoscimenti, mentre il talento di chi sa fare bene diverse cose non è sempre riconosciuto. Dovrebbero creare un premio annuale per chi ad esempio riesce a piazzare un singolo in classifica pur senza rinunciare a giocare bene a pallavolo e restaurare veicoli d'epoca.
    E a (s)proposito, non sapevo che un tempo gli atleti corressero con quelle che oggi sono le scarpe da hipster.

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  14. Questo conferma la teoria della mia amica virtuale Sabine Eck, dottoressa teutonica trapiantata in Emilia Romagna: ci sono poche statue di donne, mentre le piazze pullulano di statue di uomini. Perche'? Secondo lei la maggior parte delle donne (magari piu' in tempi lontani, ecco) sanno (o devono) fare molte cose, e non possono dedicare tutta la vita ad un'unico obiettivo, fissandocisi come degli arieti contro un portone, soprattutto se vogliono pure avere figli ed occuparsi della prole in prima persona. Lungi da me ogni distinzione di genere, pero', a pensarci bene... (anch'io sono una che tende al pareggio).

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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