21 aprile 2012

See and treat

Vorreste davvero che questa donna v'infilasse un ago in vena? Non in questa vita, lo so.
Ieri pomeriggio, in veste di padrino e di zio, sono andato a una cerimonia di laurea, pur appesantito dalla spropositata quantità di baccelli ingurgitata a pranzo.
La Commissione è composta da una fila variegata di professori, che lo capisci solo perché son seduti dall'altra parte, tra i quali spiccano un'Arisa anziana, un Lucchinelli giovane, un dj Francesco più sciroccato, una Sydne Rome a fine carriera e un frate de Il nome della rosa.
I laureandi in infermieristica sono quattro: Matteo, Elisa, Martina ed Eugene.
Martina è mia nipote, nonché mia figlioccia (eh sì, ne ho due).
Matteo parte e ci rifila una serie indefinita di slide sulla MCI, la Morte Cardiaca Improvvisa e sulle sue possibili cause. Imparo dalla presentazione che tutta la popolazione è a rischio di Morte Cardiaca Improvvisa, tutta, non solo gli atleti. Subito a ruota imparo, a mie spese, che la Morte Cardiaca Improvvisa non ti coglie mai quando dovrebbe, tipo, ad esempio, quando sei alla mercé di enne slide sulla Morte Cardiaca Improvvisa.
Tocca ad Elisa che disserta sul Blended Learning, per me ancora più noioso del precedente come argomento, l'ascolto forzato del quale spingerebbe chiunque ad autoprovocarsi una Morte Cardiaca Improvvisa e, di conseguenza, Matteo ad aggiornare la slide che dettaglia le principali cause della MCI.
Quando chiamano Martina, sangue del mio sangue piume delle mie piume, mi prende un mezzo colpo, infatti, un'amica di mia nipote che stava davanti a me si distende per augurarle in bocca al lupo e scopre così una bella porzione di chiappe.
Martina disquisisce sul See and Treat, un nuovo modello sperimentale di approccio al Pronto Soccorso, di origine angloamericana. Un metodo che ha il pregio di formalizzare l'eterno scontro tra infermieri e dottori.
L'argomento attizza un po' tutti, relatori, controrelatori e presidente, i quali si svegliano dal torpore, ognuno dice la sua e l'atmosfera si ravviva, con malcelato sdegno di Martina che viene tenuta sulla graticola per altri 10 minuti buoni.
Poi la ringraziano, la liquidano e usciamo tutti. Resta il povero Eugene a spiegare non so cosa a non so chi.
Il rientro per la proclamazione ufficiale vede mia sorella versare una secchiata di lacrime e Martina incassare un bel 106 su 110.
Poi, fuori, finalmente si fa bisboccia e lo spumante dry mi aiuta a cacciar giù il baccellame.

13 commenti:

  1. per me quella donna può infilarmi anche il catetere... e sì, in questa vita!

    RispondiElimina
  2. Complimenti, ha scelto la strada giusta. Di infermieri c'è ancora bisogno, sono i medici che esuberano. Poi quella bottiglia brandita depone tutta a suo favore: allegria!

    RispondiElimina
  3. Oh, finalmente un post dove non si parla solo di poppe.
    Diamo alle chiappe ciò che è delle chiappe!
    ...........
    zac!
    Ahhiiiiooo!
    Non l'iniezioneeee!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :) no davvero, se hai bisogno, chessò l'inserimento di un catetere... l'asportazione di un captcha...

      Elimina
  4. Congratulazioni alla giovane infermiera.
    Quando tra alcuni anni andrò alla laurea di mio figlio, spero che almeno uno degli esaminatori assomigli a Banderas andrebbe bene pure Guardiola, così nell'attesa avrò modo di non addormentarmi.....di ingegneria elettronica si può pure andare in coma

    RispondiElimina
  5. L'ambulanza sullo sfondo era per l'assistenza laurandi, parenti o padrini intortati dalle chiappe?
    Baccelli anche io, ieri. Boni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. S'era a Careggi, c'erano solo ambulanze. E chiappe.

      Elimina
  6. Io non credo alla Morte Cardiaca Improvv..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo stiamo perdendo, lo stiamo perd...

      Elimina
    2. I sopravvissuti segnalino di aggiungere una slide sulla contagiosità del fenomeno.

      Comunque, anche da qua, l'alloro mi fa venire in mente il filetto alla Giulio Cesare.

      Elimina
  7. Stasera baccelli e chiappe di fòri!

    RispondiElimina
  8. Complimenti alla nipote (però, oltre all'orale, una prova pratica di intramuscolari indolori dovevano fargliela fare).

    Togliendo "cardiaca improvvisa" si può dire che tutta la popolazione sia a rischio "morte".

    RispondiElimina
  9. Quest'anno c'è il centenario dell'Ichnusa e la laurea della mia fidanzata. Fai 2+2.

    RispondiElimina

Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...