Probabilmente sono malato, io mi vedo come quei pazienti che si muovono per gli ospedali con il trespolo che regge la flebo.
Dalla mia flebo viene giù internet. Io vivo attaccato ad internet.
E san Google motore martire sta lì pronto a esaudire ogni mia richiesta e a placare ogni mia curiosità.
Ma questo quadro, che potrebbe rappresentare una sfaccettatura di progresso, ha le sue belle pennellate stonate, e non mi riferisco al fatto che Google venga a bracare i miei dati personali e ad allertarmi quando mi stanno per scadere le mozzarelle nel frigo.
La disponibilità immediata di ogni tipo d'informazione, al di là dell'utilità spiccia, rischia di favorire l'atrofizzazione di svariati banchi di memoria del nostro encefalo.
Una volta, passavamo mesi a rincorrere la risposta a una domanda, in ufficio, in famiglia, tra gli amici e quando, alla fine dei salmi, la risposta saltava fuori era un dato che immagazzinavi e che avresti avuto sempre disponibile nella vita. Così so che Fabio Vanni cantava Lei balla sola, che Lyle Lovett impersona il pasticciere in America oggi, che il vero nome di Tony Renis è Elio Cesari e che Febo Conti presentava Chissà chi lo sa?
Li ricordo perché i suddetti quizzoni sono sorti in un'epoca in cui, se era grassa, avevi un modem a 56K e col cavolo che l'accendevi per cercare pasticcieri dallo sguardo spiritato, anche per non doverti sorbire - diciamolo! - quei fischi laceranti, ma saranno stati così necessari? (ancora me lo chiedo)
Ti capita anche oggi di cercare il vero nome di Nek o la data di nascita di quella attrice perché tua moglie continua a sostenere che è più vecchia di lei.
Vai lì, gugoli, lo sai e poi - puff - due giorni e l'hai bello che scordato.
La facilità della ricerca e dell'acquisizione dell'info va a scapito dell'assimilazione.
In ultimo, i quiz che si lanciavano tra amici sono stati svuotati del senso. Non è bello chiedere "Chi era il cantante degli Albatros? Mi raccomando non gugolate".
Google (il web, in effetti) c'è e non ha senso rinunciarvi.
Quindi, e veniamo al punto di questo post (premessa eccessiva lo riconosco) è una ricchezza trovarsi per le mani una domanda a cui il web non sa dare una risposta e, anzi, disporre di una platea, proprio grazie al web, cui provare a proporla.
Magari la risposta c'è nel web, ma con gli elementi che ho in mano io non riesco a farmici condurre.
Dunque stavo alle medie (anni settanta) e nella mia antologia di lettere, che se non erro si chiamava Invito alla lettura, c'era un brano che leggemmo e che mi piacque parecchio ma che, poi, riparlandone in seguito, non sono riuscito a riscontrare nella memoria di nessun altro.
Quello che mi interessa, ovviamente è conoscerne il titolo e l'autore.
Indizi:
- si parlava di un supplente (o forse di un nuovo maestro) che andava a fare lezione in una classe di alunni terribili;
- la classe era identificata con il classico numero più la sezione, direi Terza C, ma non sono certo, né della Terza né della C;
- quando il nuovo profe entra in classe un alunno (il capobanda dei rivoltosi) tiene in mano un'arancia e la fa saltare sulla mano in tono intimidatorio, della serie ora te la tiro;
- alla fine gliela tira davvero, diretta in viso, e il profe fa un minimo movimento con la testa, quello che appena gli serve per scansare il frutto che va ad infrangersi sulla parete dietro di lui;
- in questo modo li conquista; anche se questo potrebbe essere il mio lieto fine applicato, non saprei.
Niente, mi piacerebbe rileggerlo, ecco.
Tieniti forte Hombre perchè ce l'ho.
RispondiEliminaHo il testo qui davanti a me.
Titolo:
Ricordi di un maestro.
G.Mosca, Ricordi di scuola, Rizzoli.
Perché devi rovinare i giochi!? :(
EliminaPosso fare una domanda anch'io? (Prof, alzo la mano e non tiro arance)
RispondiEliminaUna coppia: lui lavora di notte e lei di giorno, per cui non si vedono mai, e quando lei torna da lavoro si mette a letto dalla parte di lui, per sentirne il calore.
Tienti forte Speaker perché ce l'ho.
EliminaSono il mi' cugino Gianni e la su moglie.
LOL, qualcosa mi dice che dovevo aspettarmelo.
Eliminaappartischerz, la domanda di speaker è ancora aperta, per Grace e per chiunque ne sappia... non vorrete lasciarlo con questo dubbio?
EliminaChiudiamola allora!
EliminaL'avventura di due sposi.
Italo Calvino.
mi sa che speaker non è in zona, va avvistao a casa sua...
EliminaEccomi! Grazie Giovanni! :^)
EliminaPosso fare un'altra domanda, visto che qui state avanti? Storia di una coppia alcolizzata che affitta una baby sitter per sorvegliare un bambino che in realtà è un pupazzo.
Elimina'zzo, al primo colpo: TUMP.
RispondiEliminaGreis greis, lo sapevo che potevo contare su di voi.
Giovanni Mosca? Orpo! Il babbo di Maurizietto!
Questa sì ch'è una bomba di Mosca, altro che Totti alla Lodigiani.
Prof! Prof! Domanda!
RispondiElimina(Dai cazzo che mi s'intorpidisce il braccio! Oh, finalmente)
Scusi chi è l'autore del quadro?
Perché se ci passo sopra il mouse viene fuori una striscia di parole a caso con scritto in fondo Pink Floyd The Wall?
È una foto della copertina interna del cd?
No perché sa, tra che ho già "Pulse" che è un live in due cd e nel secondo c'è tutto l'album di cui sopra, tra che volevo prendermi il vinile ma non tengo il mangiadischi a casa, tra che mi sono ripromesso che non compro più cd fino a che non trovo un "Brave New World" degli Iron Maiden non rimasterizzato ( senza ordinarlo, che se no non c'è sfida), non ho sottomano il materiale per controllare da me...
Grazie prof.
questa la so, anche perché mi sto portando il poster dietro da almeno 15 anni in ogni ufficio dove vado a posare il culo.
EliminaE' il poster del film The Wall, realizzato da Gerald Scarfe.
E' proprio qui, dietro di me, che urla a chiunque venga a stressarmi la vita.
Ho anche il CD (O-RI-GI-NA-LE), posso verificare se c'è anche lì...
Omammma, Giovanni Mosca, c'è ancora qualcuno che se lo ricorda! Ricordi di scuola lo avrò letto decine di volte, e adesso in casa non lo trovo più. Mi ricordo quel capitolo in cui descrive l'attesa dell'esame di maturità, il caldo nell'aula, una mosca - mi pare - che ronzava, e una ragazza che ripassava accanto a lui, seria e silenziosa. La donna che avrebbe poi sposato.
RispondiEliminaGrace confermi?
ricordo benissimo l'antologia "invito alla lettura" un tomo usato per tutti gli anni settanta da svariati alunni della mia scuola media e prima di arrivare a me è strato in mano a un multiripetente che non l'avrà mai aperto ma me lo aveva scarabocchiato tutto.... proprio quella novella del Mosca infatti era ricoperta da enormi falli stilizzati per cui non la lessi mai!!
RispondiEliminaVedi a che servono i blog? Il racconto me lo ricordo, l'avevo letto anche io ma non avrei saputo come rintracciarlo
RispondiEliminavah che son ignorante forte... io mai lessi ne conobbi...
RispondiEliminaeh beh, serve anche a ciò la nostra (comune) droga... senza te mai avrei conosciuto questo pezzo...
Anche io avevo "Invito alla lettura" e infatti ha funzionato, dato che leggo ancora tantissimo :)
RispondiElimina...e ascolto ancora i PF (The Wall original in cassetta è stato il primo doppio album che ho comprato)
EliminaHo un sacco di pensieri in testa e devo allegerirmi...Ma il fatto che io non abbia tra i libri di testo "invito alla lettura" vuol dire che nei vostri confronti sono una ragazzina o solo che da me il testo non è stato adottato nelle scuole?
RispondiEliminaOk mi nascondo...
Ecco cosa mi ricordava, il titolo! Lo sceneggiato della RAI dei primi anni Settanta...ne ho visto una puntata una decina di anni fa (eh, io nel ´72 non andavo nemmeno all´asilo ;-)). Ma é vero che la RAI lo sta rimandando in onda? A me era sembrato veramente bello, diverso, quasi poetico...(hombre, se non viene il link cliccante mi scuso fin da ora, che non so come fare)
RispondiEliminahttp://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-311752ae-09f4-4b9a-a3c4-2fa45587d401.html
stai scherzando? stai scherzando, vero?
Eliminaè un mio mito... ce li ho tutti! gnègnègnè
l'ho visto all'epoca e in una sua replica nel 2005, la domenica mattina a un orario assurdo, d'altra parte il pargolo si svegliava presto!
ma sai che adesso che lo dici credo di averlo visto anch´io, nel 2005? Ero scesa in Italia, ero incinta e ricordo perfettamente un orario assurdo!Ero anche riuscita a registrarne un pezzo su una videocassetta, perché temevo di non riuscire poi a risalire al titolo! Non si scherza coi maestri.
Eliminaa tal proposito..di che dirai tu ..niente me piaceva e ce l'ho messa..ora rispondi: sicuro che adesso che sai il titolo e magari te lo andrai a rileggere, tu smemorato che non sei altro tra qualche tempo torni e richiedi la stessa cosa? No sai perchè te lo dico? perchè a me è successa la stessa cosa...io non me ricordo neanche la faccia dei miei figli di qualche anno fa che se non ce fossero le foto...tranne..ecco sta cosa me colpisce..tranne tutto quello che dice quello sciagurato che mi ha scelto come compagna...va bè mo ho sderazzato, scusa. Me ne torno dietro ai fornelli.
RispondiEliminaA questo punto esco allo scoperto e lancio un appello anch´io. É quasi impossibile, con gli elementi che ho a disposizione, ma mi faccio coraggio: é un cortometraggio di qualche anno fa (non piú di 5, credo). La storia é quella di una bambina sui 7 o 8 anni che vive con dei genitori che litigano continuamente. E la ignorano, tutti presi come sono a litigare. Credo che alla fine lei li prenda e li porti in una specie di canile per genitori. Li lascia in una gabbia e se ne sceglie due molto piú amorevoli. Il punto é che non ricordo dove l´ho visto, e cioé se fosse una produzione italiana oppure (come credo) svizzera, tedesca o francese, di quelle cose lí che fanno su ARTE (la tv). Vabbé, grazie lo stesso.
RispondiEliminaClaudia, era bellissimo, ogni tanto ci ripenso, solo che io l'ho visto almeno 25 anni fa, ero veramente piccina e mi e' rimasto molto impresso, ma non ne ho mai sapjto il titolo.... Era una specie di fiera, dove dovevano partecipare entrambi e gsnitori, ingressi separati per genitoi e figli e la bambina passava davznti a queste teche dove c' erano genitori di ogni tipo, poi lei sceglieva la nuova famiglia.... Mi aveva agghiacciato, pero' era un bel finale a modo suo.... Olo non capisco se quei nuovi genitori erano tanto carini che cavolo ci facessero nella teca....
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